Il presepe tradizionale

Il presepe si può iniziare anche molto tempo prima del Natale, ma si termina sempre il giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre

08.12.2018

Dall'8 dicembre il presepe si mantiene fino al 2 febbraio (giorno della Presentazione di Gesù al tempio) e non si disfa mai prima dell’Epifania. Il presepe è la memoria di un fatto accaduto 2000 anni fa: la nascita di Gesù.

Nel presepe tradizionale tutti i personaggi sono rappresentati in modo colorito, riflesso fedele della vita quotidiana: pescivendolo, fruttivendolo, pescatore cacciatore, mendicante. I pastori non sono vestiti come i giudei al tempo di Gesù, ma con i costumi della nostra tradizione (ad esempio nel presepe napoletano i pastori, eccetto Maria e Giuseppe, sono tutti vestiti con abiti del 1700); la scenografia è costituita dalle nostre campagne, monti o piazze dei nostri paesi.

Realistica anche la rappresentazione: dalle miniature di frutta alle costruzioni in pietra (che è di solito quella locale). Tre episodi narrativi non mancano mai nel presepe: la Natività, l’Annuncio dell’Angelo ai pastori, l’adorazione dei Magi. L’osteria è spesso presente nei presepi di varie regioni.

Il presepe si allestisce con ogni genere di materiale. La grotta, le montagne e le case possono essere fatte con sughero, polistirolo, cartapesta o carta. Si procede poi a ricoprire il tutto a pennello con un impasto fatto di stucco, colla vinilica e polvere di sughero, quindi si pittura con colori a tempera o acrilici. Ad essiccazione avvenuta, si dà un’ultima mano con tintura di noce diluita, per “antichizzare” le costruzioni. Un bell’effetto può essere dato dal muschio, messo negli interstizi o sulla pavimentazione. I pastori sono sempre in terracotta dipinta: possono essere in plastica, ma solo per chi ha dei bambini piccoli in casa!

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