Abbiamo fatto 36

Tutte le novità della degustazione collettiva di lunedì 26 luglio

27.07.2021

Con questa degustazione di lunedì 26 luglio terminano le nostre 36 degustazioni collettive che sono state un viaggio verso tre direzioni: il conferimento dei Top Hundred 2021 che saranno 100 vini + 20 + 20 a segnare i primi vent’anni del riconoscimento e i prossimi altri 20 (quest’anno non ci saranno i “fuori di top); quindi l’uscita del prossimo volume di 700 pagine che si intitolerà L’Emozione del Vino (ed. Comunica) che raccoglierà l’esperienza di questi 20 anni e infine l’edizione 2022 de IlGolosario, che quest’anno sarà arricchito con l’ingresso di 300 nuove cantine.

Manfredi - Patrizi di Farigliano (Cn)
Di questa cantina vi parliamo subito del Patrizi Cuvée Suagnà Extra Dry 2020 che con sorpresa si presenta con bollicine fini e cremose, naso fruttato, limone che va verso il dolce; anche in bocca è dolce con una punta di acidità sul finale molto ficcante.

Azienda Agricola Frea di Montaldo Roero (Cn)
Questa azienda mi aveva colpito durante le anteprime di fine marzo ad Alba e m’ero segnato il desiderio di saperne di più. Ed eccoci allora all’all’assaggio del Galarà Roero Arneis 2020 che si presenta con un naso classico di mela matura, miele, buccia di frutta rossa. In bocca è pieno, ma rilascia note di menta in una trama filigranosa, sapida sul finale. Un bell’Arneis! Lo compro! Curioso anche il Langhe Favorita 2020 che offre note di frutta nette con sfumature di lime, litchi. In bocca si apprezza l’acidità che tende a una chiusura amaricante. Quindi, il Rosé du Rue, un rosato da uve brachetto che ha colore buccia di cipolla. Poi un naso minerale, con note di verbena e in bocca una coda aromatica piacevolissima e distintiva. Ha corpo e si adatta benissimo a tutto pasto (lo voglio su un vitello tonnato!).
Infine due rossi. La Barbera D’Alba “La Padrona” 2019 ha note fruttate spiccate e qualcosa che ricorda l’armellina di pesco. È rotondo, piacevole, ma manca la spinta viperina della Barbera. Il Roero "Muschiavin" 2019 è invece il vino superbo che mi aveva colpito ad Alba e che anche ieri, con i miei collaboratori, ha ricevuto applausi. Ha colore rubino trasparente, al naso senti intensa la china calissaja che trovi nei vermuth. In bocca è molto buono, tannico e levigato. Importante. Filigranoso. Più semplice e meno complesso è invece il Nebbiolo D’Alba "Sarzurì" 2019. Ha note di violetta spiccate, colore trasparente, elegante, tannino finissimo.
Cantina Bricco Rosso di Farigliano (Cn)
Questa cantina ci ha voluto aggiornare col suo Dogliani Bricco Rosso 2019. Colore rubino molto intenso, solenne al naso, fruttato (senti la prugna) con note di canfora. Molto elegante, piacevole, disteso, equilibrato. Un gran bel Dolcetto come ce lo ricordavamo. Sugoso.
Cantine Manfredi di Farigliano (Cn)
Eccoci col Barolo 2017 che già merita un plauso per il colore trasparente; quindi note floreali di glicine e violetta. In bocca mostra una bella finezza e i tannini ti conquistano. Minerale ferrosa la trama che ti accompagna.
Cantine Borgo di Colloredo di Campomarino (Cb)
E ora lasciamo il Piemonte per andare in Molise (ci andrò veramente fra pochi giorni). E qui un doveroso aggiornamento dei vini di Borgo di Colloredo, con il Biferno Bianco "Gironia" 2020 (da uve trebbiano 70%, malvasia 10%, garganica e uve bianche della tenuta). Ha colore giallo che tende all’oro. Al naso ciò che colpisce sono le note di arancia candita piuttosto intense; in bocca è pieno e quell’acidità annunciata dall’arancia si sente tutta in bocca ed è persistente. Il "Gironia" Biferno Rosato 2020 è piacione ed ha colore rosa con note fragoline di bosco. Notevole è poi il Molise Rosso “Campo in Mare” 2017 da uve montepulciano. Ha un colore rubino trasparente, al naso una bella profondità fruttata ed è intenso, con note di menta e minerali. In bocca è placido, croccante, elegante. Davvero una sorpresa, con questo millesimo che Enrico Di Giulio ha voluto farci provare. Ma che dire del Biferno Rosso Riserva “Gironia” 2013 (da uve montepulciano e aglianico), che fa il paio con quel 2011 che fu Top Hundred lo scorso anno. Questo ha colore rubino trasparente con note un po’ fumé e animali: senti il pellame e poi una speziatura importante, ma elegante. In bocca è infatti disteso e non ti molla il frutto (come la camicia che si attacca alla bottiglia). Persistenza straordinaria. Grande!!!
Ed ora eccoci in Friuli: tenetevi forte, perché i vini di queste due aziende della medesima proprietà sono stati da capogiro.
Azienda Marco Felluga di Gradisca d'Isonzo (Go)
Di Marco Felluga, iniziamo con il Collio Ribolla Gialla “Maralba” 2020. Ha colore oro; al naso ha un profumo invitante e netto di frutta dolce, datteri, banana. In bocca è finissimo, di corpo e termina con un’acidità diffusa. Molto piacevole. Il Collio Friulano “Amani” 2020 è paglierino brillante; al naso senti note quasi di pera e macedonia, ma anche mandorle e prezzemolo. Colpisce poi la pienezza del sorso che termina con un equilibrio esemplare, in un finale acidulo sapido da podio. Il Collio Pinot Grigio Riserva “Mongris” 2017 ha colore oro antico. Al naso senti note tostate nell’immediato, poi essenza floreale e ancora datteri che riappaiono in bocca così come la tostatura, forse eccessiva. Sembra una vecchia concezione della maison, mentre i primi due vini erano iconici. Serviva a questo Pinot Grigio tutta questa sovrastruttura? Ci rifacciamo, vivaddio, con il maestoso "Molamatta" Collio Bianco 2017 (da uve pinot bianco, friulano, ribolla gialla). Ha colore oro brillante; note di zucchero filato, frutta distesa, bianca. In bocca è grandissimo, elegante all’ennesima potenza. Poi una speziatura sul finale che emana freschezza e corpo. Il compimento.
Chiudiamo con un rosso della Maison, che è stato il vino che ci è piaciuto in assoluto. Si tratta del “Carantan” Collio Rosso 2015 da uve cabernet f., cabernet s., merlot. Ha colore rosso con riflessi violacei e aranciati. Naso di piccoli frutti, ma soprattutto di lampone maturo e violetta. In bocca è pieno e diritto; ampio, pregnante con la sua acidità e quella nota di pepe che rimane in bocca. Fresco sul finale. Fantastico!
Russiz Superiore di Capriva del Friuli (Go)
Ed eccoci ora all’assaggio dei vini di Russiz Superiore, l’azienda che sta a Capriva del Friuli (Go). Via con Collio Sauvignon 2020 che spicca con un oro brillante e note di frutto della passione. In bocca è fresco con tendenza amarognola. Il Collio Pinot Bianco 2020 dal suo colore paglierino carico ha invece note di pera iconica, erbe officinali appena accennate (salvia). In bocca è elegante, pieno, con l’espressione dell’acidità avvolgente del pinot bianco, che si offre anche speziato. A me è piaciuto molto. Il Collio Pinot Grigio 2020 però ci piaciuto ancora di più. E questo sì è un Pinot Grigio da podio, come te lo aspetti. A iniziare dal colore ambrato; al naso note di prugna gialla, mallo di noce, un po’ fumé per un naso complesso: sembra una pera cotta alla cannella. In bocca estensione elegante e fresca. Molto, molto buono. Il Collio Friulano 2020 ha invece colore paglierino carico; al naso frutta matura tipo ananas. Piacione come vino e quel frutto lo senti in bocca in una trama abbastanza fine. Di questa cantina poi abbiamo assaggiato anche tre vini con la dicitura "Riserva”. Ovvero il Collio Bianco Superiore “Col Disôre” 2017 (da uve pinot bianco, friulano, sauvignon, ribolla gialla) che ha colore oro brillante, frutta mista a vaniglia. Senti la banana molto intensa. In bocca è vellutato, ma la nota del legno ti accompagna fino alla fine e non sempre piace. Il Collio Sauvignon Riserva 2017 è molto più elegante del precedente e senti più la salvia che il frutto della passione. Esce frutta matura, quindi prugne bianche. È un Sauvignon piacevolmente equilibrato, con una bellissima trama acida sul finale, che sembra contenere l’espressività di certi Sauvignon per dare invece un vino che può piacere a tutti. A me molto.
Il miglior vino di tutta la serie è comunque questo: il Collio Pinot Bianco Riserva 2016. Dal suo colore oro senti effluvi di pera e pesca insieme, note dolci e una potenza al naso e in bocca che sembra di mangiare frutta a piene mani. Ha un’acidità lunga ed è sapido. Clamorosa la pienezza e quel finale ammandorlato. Ha tutto questo vino!

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