Albanesi

Questi dolcetti sono così denominati poiché preparati originariamente dalle comunità albanesi presenti in alcuni comuni del Molise, diffondendosi poi anche in Puglia col nome di taralli dolci. Originariamente erano preparati per le ricorrenze e le festività. Secondo le abitudini familiari sul quantitativo indicato può essere prevista l’aggiunta di un uovo e di un cucchiaino di cremor tartaro o bicarbonato di sodio per dare maggiore friabilità. Mettendo l’uovo andrà ridotta la quantità di vino.

01.03.2028
Difficoltà
media
Tempo preparazione
40
Tempo cottura
20
Ingredienti

• 400 g di farina
• 80 g di olio extravergine di oliva delicato
• 150 g di vino bianco secco
• 3 cucchiai di vino passito o di mosto cotto o di liquore all’anice
• 1 cucchiaio di miele
• 130 g di zucchero

Portata
dolci

Versate i due tipi di vino in una bacinella e mescolatevi il miele e 70 g di zucchero. Unite l’olio e di seguito quasi tutta la farina e amalgamate il tutto. Trasferite l’impasto sulla spianatoia e lavoratelo a lungo fino a ottenere un impasto liscio e vellutato, consistente e non appiccicoso. Se necessario aggiungete ancora un poco di farina, viceversa, se l’impasto fosse troppo asciutto, unite un poco di vino. Mettete l’impasto sotto una ciotola capovolta e lasciatelo riposare mezz’ora. Stendete un pezzetto di impasto per volta sulla spianatoia facendolo roteare sotto i palmi delle mani in modo da ottenere un cordoncino delle dimensioni di una matita. Tagliatelo a pezzi lunghi 8-10 cm quindi unite le estremità pizzicandole. Ricaverete così tante piccole ciambelline simili ai taralli pugliesi. Passatele nello zucchero rimasto e disponetele man mano su una teglia rivestita con carta da forno con la parte zuccherata rivolta verso l’alto. Per far aderire meglio lo zucchero pennellate leggermente la pasta con acqua o vino prima di passarli nello zucchero. Cuocete gli “albanesi” in forno già caldo a 190°C per circa 15 minuti finché saranno leggermente dorati.

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