Il Tordo Matto è a Roma

Da Zagarolo a Roma, nel quartiere Prati, non lontano da piazza san Pietro

09.06.2016

Adriano Baldassarre, il geniale chef del TordoMatto ha trovato la sua dimensione ideale a Roma, finalmente . Dopo l’esperienza esaltante di Zagarolo, lo avevano dato per disperso per un paio di anni. Ma ora è qui e subito ha conquistato la clientela. Non lontano da lui, anzi vicinissimo, c’è Gabriele Bonci, ma vicina è anche piazza san Pietro. Si scende alla fermata del metro di Cipro e poi si cerca via Pietro Giannone dove al numero 24 è ambientato il ristorante (tel. 0669352895).

Una sala elegante, di bel design anche se essenziale, minimalista, ma molto accogliente e invitante. Così come invitanti sono i prezzi del menu e il sorriso dei giovani che conducono la sala. La sua offerta annovera tre menu degustazione “al mercato” (25 euro), “ancora classici” (45 euro), “a ruota libera” (65 euro) e “Mozzichi e bocconi” (a 80 euro, con 10 portate). Oppure alla carta, con un’ampia selezione di ghiottonerie.

Competente e divertente è poi la carta dei vini con molte etichette sconosciute ai più, servite anche a bicchiere. Stessa cosa per i superalcolici, anche qui con selezioni rare, tipo il maestoso Fernet di Spadoni.

Via dunque con il superbo boccone di ostriche, cotenna di maiale e fermento di cipollotto, oppure i ravioli di conciato, finocchio ed erbe. Insuperabili gli gnocchi di patate, fumo, gricia e guanciale, gli agnolotti cacio e pepe, triphala, patate viola e baccalà. Altri piatti in carta: le patate, senape nera, latte di capra e burro affumicato; il risotto con midollo, limone, seppia e soia; lo spaghettone Ajo e Ojo Giovanni Fabbri o i ravioli di melanzane, succo di pomodoro e basilico. Da provare il piatto denominato verdure, erbe, foglie, uovo e condimento di crescione, ma anche il pollo arrosto con radici affumicate e acetosella (sublime!); l’agnello con sugo di cottura, topinambur e cumino. Hanno pure il baccalà con olive, porri e rosmarino e il manzo bruciato con bagna caoda, cipolla e fermento di barbabietola.

Apoteosi sui dolci: banana, nocciola e cardamono verde; cioccolato bianco tostato, frutto della passione e tozzetti oppure french toast, cornetto alla vaniglia e caffè. Ma Adriano è riuscito a stupirmi persino con un piatto di frutta del mercato, semplice e grande nelle mani di un ottimo chef.

Una gran bella sosta, una gustosa novità su Roma.  

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