Gelati e granite da favola nel Golfo di Tindari

A Oliveri la famiglia Squatrito dal 1994 propone i suoi prodotti irresistibili

05.08.2016

Poco più di duemila abitanti e un mare da favola, in uno dei comuni costieri più piccoli della fascia tirrenica siciliana. Oliveri è un paese a trazione turistica da sempre noto per lo sbocco sul mare, la riserva dei laghetti di Marinello, alle pendici del Santuario del Tindari e una ricca tradizione di pesca. Non a caso la vecchia Tonnara era una delle più famose dell’intera isola fino agli anni Sessanta. Ma c'è anche un altro motivo per venire a Oliveri, ed è la gelateria artigianale dei fratelli Squatrito.

Aperto il baretto Ritrovo Orchidea (via Amodeo, 31), nel centro del paesino, a pochi passi dal Municipio, già nel 1994 hanno iniziato a sperimentare nei loro laboratori. Il risultato è che i due fratelli gemelli sono diventati il riferimento del comprensorio, per chi vuole gustarsi un ottimo cono gelato o, meglio, come si usa da queste parti, una brioches ripiena di gelati.

Sono 54 i gusti, un assortimento maniacale nell’enorme banco frigo all’interno del bar. Ce n’è davvero per tutti i colori. Non un particolare arredamento, il fascino del classico bar siciliano è dato dalla clientela che lo affolla sia durante le ore diurne - in cerca di refrigerio - sia durante la sera – in cerca di calorie - fino a tarda notte, come rivela Alessandro, uno dei due padroni di casa.

La produzione è senz’altro artigianale e i gelati, senza lattosio e aromi aggiunti, lasciano il palato pulito e fresco. Sapori che accarezzano la bocca e non appesantiscono mai, nonostante gli ingredienti particolari: dal torrone al cioccolato fondente fino al pistacchio. Tutta la materia prima casearia proviene da coltivatori o imprenditori del luogo. Una rete di qualità sviluppatasi e solidificatasi proprio con l’avvento della crisi.

Qui si fa squadra e i risultati si vedono. La Sicilia, terra solo apparentemente arida e afosa, offre il meglio nei suoi prodotti tipici, dalle mandorle alle nocciole, appena sulle alture dei monti Nebrodi, tra le pinete e i boschi sempre verdi. Come il gusto cannella, nelle due varianti classica e speziata. Si assapora l’ossatura sicula persino nel gusto più glocal del ritrovo Orchidea, denominato Cheesecake forse per accontentare qualche turista oltreoceano di passaggio. I fratelli Squatrito non deludono neanche quando ci fanno assaggiare i loro ghiaccioli artigianali ai frutti di bosco e i sorbetti alla frutta.

La stessa frutta coltivata e prodotta nel cuore della Sicilia, non distante dai terreni umidificati dal grande fiume Alcantara, che divide in due la Sicilia Orientale come una grande bussola di acqua fredda e purissima. Ci lasciamo alla fine con quelle granite tanto pubblicizzate già all’ingresso. Una ventina di gusti, quasi tutti a base di prodotti locali. I gusti mandorla e fichi meritano una menzione speciale. Ma sul palmares finiscono anche la granita mojito, melograno e il kumquat, una stravagante varietà del mandarino.

Decisamente Sicilia: una storia di prodotti di qualità, leggeri e freschi come la brezza di Ponente del golfo del Tindari.  

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