Una cucina schietta e sorridente in porzioni sincere

Spinti dall'amore e dalla passione  si possono fare grandi cose. È questo l'ingrediente segreto del successo Mariangela ed Enrico, gestori del rifugio Arnaldo Bogani

30.10.2020

C'è una strada nel bosco, sotto il cielo terso che gioca con le ombre filtrando con i rami carichi di giallo, ambra, rosso e color castagno, l'aria che si respira profuma di piante, tra i sentieri della Valsassina che regala emozioni.

Si parte da Esino Lario per raggiungere il rifugio Arnaldo Bogani (Passo del Cainallo) dove, in caso di forte attacco di golosità, potete rifugiarvi e assaggiare i piatti tipici di stagione. Uno spirito libero anima l’allegra brigata del Rifugio Arnaldo Bogani (il primo rifugio della Grigna nato inaugurato nel 1906) affollato da tanti appassionati di montagna e del buon cibo. Fuori domina il tocco scarlatto tipico di questa stagione, dentro una tavolozza di colori naturali e sapori unici. Al centro un camino scoppiettante, alle pareti foto storiche di alpinisti e souvenir d'alta quota, come gli sci di legno anni Cinquanta, i ramponi e le pelli di foca e dalla cucina un profumo inebriante di polenta taragna condita con formaggi di alpeggio che ti mette subito di buon umore.
Qui la vita è scandita dalle stagioni, ci raccontano Mariangela ed Enrico, gestori del rifugio dal 1994. D'estate sul belvedere una manciata di tavoloni di legno, con vista Grigna, dove si possono degustare taglieri di formaggi di capra di loro produzione secondo l'antica tradizione casearia
plateau di salumi come coppa, culatello e speck il tutto condito da un buon bicchiere di vino rosso corposo. E per finire in golosità? Una fetta di torta casalinga, magari quella di mele con gocce di cioccolato.
 
L'ambiente è casalingo, “facciamo una cucina che ci piace” con qualche dichiarazione programmata in base alle esigenze del cliente. Il menu appare una trama itinerante tra profumi di una volta e una mise en place piacevolmente inaspettata, che privilegia i primi piatti, come la pasta fresca, e naturalmente la polenta in tutte le sue variazioni “vagabonde”.
Una cucina schietta e sorridente e di porzioni sincere. Per iniziare bisogna assaggiare i caprini, la ricotta e i formaggi a media stagionatura, portati dai muli fino al rifugio, non stupitevi quindi se durante la salita farete piacevoli incontri con capre, pecore e maiali che pascolano liberi tra i boschi circostanti l’alpeggio e il rifugio, per seguire il pezzo forte della casa, le Patole di Esino Lario (ravioli fatti ripieni di carne) oppure per i vegetariani i ravioli di patate con ripieno di verdura

a seguire la classica polenta e brasato, mai mangiata una così buona, ovviamente non possono mancare i dolci come le crostate di Mariangela e la torta Grigna
E per ripartire lungo il sentiero? Una grappa al mirtillo!

Rifugio Alpino Monza-Bogani

Vò di Moncodeno
Esino Lario (Lc)
tel. 3683527021

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