Osteria dei Fauni, con la nuova gestione la stagione del rilancio

A Segrate, una coppia giovane, preparata e appassionata, sta scrivendo una nuova pagina della storia di questo bel locale

10.04.2018

Se c’è impresa ardua nel mondo della ristorazione, è quella di risalire, dopo essere stati famosi ed essere caduti nell’anonimato. Il popolo dei golosi non perdona. Tuttavia, per dirla con Gianni Morandi, uno su mille ce la fa. Ed è il caso dell’Osteria dei Fauni (via Turati 5 – tel. 0226921411) di Segrate che, dopo aver raggiunto il successo ed essere stata ai vertici per lungo tempo, negli ultimi anni era piombata in una sorta di cono d’ombra a causa di gestioni senza infamia e senza lode, e oggi, invece, con i nuovi, giovani, titolari – Chiara, italiana, e Mike, americano, lei in sala e lui chef, che fanno coppia nella vita e nel lavoro – vive una sorprendente stagione di rilancio.

Non distante dalla Mondadori e dall’Ospedale San Raffaele, il locale vi aspetta nel cuore della cittadina dell’hinterland milanese, con le sue vetrine che se ne stanno sotto ai portici, e all’interno, un’unica sala divisa in due salette, ricavate alla sinistra e alla destra del bancone bar, con i tavoli ben distanziati e apparecchiati in modo curato.

Chiara è patronne sorridente e che sa il fatto suo, e con un aiuto, vi seguirà in modo tempestivo e professionale. Mike è cuoco di valore, e la sua cucina è gustosa sorpresa, in questo locale che, oggi come ieri, conserva la sua anima “vinosa”, grazie a una ricca cantina, ma non è certo più il wine bar di un tempo, bensì vera e propria trattoria di lusso.

Con buoni vini – per chi non volesse bottiglie, c’è anche selezione a bicchiere non male –, da un menu che segue la stagionalità delle materie prime, via con il gustoso uovo in camicia con fonduta di pecorino sardo carciofi e bacon o con una delicata tartare di ricciola con finocchi e arance, poi avanti con pasta, con i ravioli di ortica con burro e salvia, o con riso, con il goloso Carnaroli con gorgonzola pere e fave di cacao. Quindi “terra”, con filetto di vitello con purè di topinambur e salsa al tartufo nero, o “mare”, con capesante con cime di rapa, salsa di carote e mandorle tostate.

Anche oggi, come ieri, le valide selezioni di salumi e formaggi. Panna cotta con fragole e Aceto Balsamico Tradizionale o tris di sorbetti fatti in casa, il dolce arrivederci di una sosta che vi farà venir voglia di tornare. Bravi!

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