Nessuno tocchi la nonna (che riposa in pace)

20.02.2015

Il dibattito sulla tradizione, infiammato dalle dichiarazioni di Ribaldone, mette in agitazione anche il mondo di Papillon. “Capperi va be' cambiare le verdure nei pizzocheri - protesta la delegata della Valtellina Francesca Traversi - ma anche l’olio”. E aggiunge: “Sono convinta che le ricette si evolvano… ma poi qualcuno questi piatti dovrà anche mangiarli”.

E l’idea di buttare all’aria la tradizione non va giù anche al delegato del Varesotto Luigi Galluppi: "La ricetta è una "formula" con la quale si ottiene un determinato e voluto risultato. La ripeto così com'è proprio perché voglio quel risultato. A maggior ragione se la ricetta nasce da storia e tradizione, è immutabile”. “Chi vuol esprimere la fantasia - continua Galluppi - faccia cose nuove”. Ancor più duro Francesco Oriolo: “La tradizione esiste, o meglio esisteva, finché una generazione di chef da televisione più che da cucina, ha capito che bisognava 'farlo strano', citando Verdone, per apparire” .

E sul problema della cucina da televisione va in tackle anche Marco Gatti: “Purtroppo però oggi si impara a cucinare guardando MasterChef e non la nonna e la mamma, che spesso non ci sono proprio”. “Stamane la mia nonna si è rivoltata - aggiunge ancora Salvatore Sipala da Siracusa - proviamo a non fare altri danni. Ho parlato con Mamma - la quale si avvicina ai no...anta. Alla mia domanda sull’esistenza o meno della tradizione ha risposto: cosa ti succede, stai male? Sei confuso per la cena di domani sera?”

In difesa delle pretese ribaltoniche di Ribaldone interviene invece Adelmo Gallo che tira in ballo Darwin: “Non dimentichiamo l’evoluzione naturale delle cose compresa la tradizione. La vera tradizione è nel prodotto che si usa e nella ricetta che si modifica nel tempo”. E provoca: “Lo berremmo il vino che si produceva 100 anni fa?”.

Il dibattito è aperto: le ragioni sono dall'una e dall'altra parte: ogni cambiamento provoca resistenze - dice Paolo Massobrio - ma se mi imbastardite la bagnacauda mi incazzo". Però a ben pensarci non c'è sempre il nome di una ricetta al centro di tutto? La stravolgeranno? Chi? Una generazione incolta o gli appetiti della pubblicità?

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