"Il profeta” Hernanes ha fatto… goal anche in cucina e in vigna

Un relais nel Monferrato astigiano con la cucina superba di Christian Milone

01.03.2022

È storia di incontri e di affinità questo luogo magico a dimora sulle colline astigiane, che rivela un sorprendente e inaspettato protagonista. Ovvero il calciatore Anderson Hernanes, fuoriclasse brasiliano dalle eleganti movenze sul tappeto verde, che in Italia ha indossato le casacche della Lazio, dell’Inter e della Juventus. E ampi tratti della sua grazia sul campo sembrano riflettersi anche nei profili esterni e interni che caratterizzano il suo splendido ristorante wine resort. Moderno, di design, con ampio uso di cemento e legno, e gioco di luci e ombre in sala e nelle parti esterne.

Eleganti i tavoli di marmo con venature scure e chiare, opportunamente distanziati tra loro. Suggestivi i quadri d’autore appesi alle pareti che danno tocchi vivaci di colore all’ambiente.
Il progetto, come da incipit, è il frutto di un incontro tra connazionali. Durante il periodo “sabaudo” del campione, complice la sua frequentazione del ristorante Il Cambio di Torino, ha stretto amicizia con il maître di vaglia del locale, Diego Dequigiovanni, brasiliano di origini venete, che ha avuto il merito di fargli conoscere i territori più belli del Piemonte. E proprio uno di questi, il Monferrato astigiano, ha fatto breccia nel cuore di Hernanes, desideroso di creare un luogo incantevole dove proporre le migliori espressioni della cucina e dei vini del luogo, e permettere agli ospiti anche di soggiornarvi all’insegna del relax. E per farlo, il duo di campioni sudamericani si è affidato senza incertezze alle mani e alla professionalità di Christian Milone, classe 1979, figlio d’arte, che da dodici anni è alla guida della sua Trattoria Zappatori a Pinerolo dove esprime una cucina creativa impossibile da imbrigliare in qualche schema e corona radiosa della nostra guida. 
E a Cà del Profeta ritrovi tutta la concezione di cucina del talentoso chef, con piatti originali che esaltano al top le materie prime con equilibri sensoriali e visivi davvero sorprendenti. A partire dalle emozioni superlative che ci hanno dato gli amuse bouche: plin fritto, spuma di zucca; spugna al cipollotto con stracchino e polvere di cipolla bruciata; Gioco di Grana Padano; ravanello in carpione; Salanova caesar (interno salsa caesar salad) e lingue di gatto salate con mais tostato. E già qui si intuisce che l’esperienza che seguirà sarà tutt’altro che banale.
Tra gli antipasti (euro 20), balzo sulla sedia per il vitello tonnato con caramello al peperoncino
al pari di altri due piatti essenziali solo nel nome: la Cipolla, declinata in tre versioni sorprendenti, e la Barbabietola che invece di declinazioni ne ha quattro: "la bistecca, la foglia... La zuppetta ed il raviolo”.  Ma soffermiamoci sulla cipolla: cotta al forno e ripiena di salsa bernese profumata al tartufo nero e scaglie di tartufo nero esterni; cipollotti cotti in olio di cipolla, con accompagnamento di pane croccante e spuma di cipolla; cipolle Borettane in carpione accompagnate da tom ka kay.
Spettacolare, a seguire, il Plin, agnolotti di formato leggermente superiore a quelli classici, con sugo d’arrosto sfumato al Marsala (euro 20);
intriganti e gustosi, gli gnocchetti di farina di barbabietola in spuma di bagna càuda, in alternativa a la Minestrina, che reca il sottotitolo "Verdure e pastina in omaggio a mia mamma”.
La cena prosegue sulle vette più alte del gusto con il Coniglio & Insalata, parallelepipedi di coniglio con la sua crosticina su fondo al timo e invidia belga Bbq.
Tra i secondi (dai 30 ai 35 euro), la scelta potrà ricadere anche su sottofiletto al pepe verde oppure sul Luccio, filetto cotto in court bouillon, arancia & pompelmo… tuorlo mimosa e sarzet. 

Che dire poi della rivisitazione del Montebianco con cuore delizioso di castagne, cachi, agrumi e meringa? Inenarrabile. Come il soffiato di zabajone al Brachetto di loro produzione e paste di meliga. C’è anche la tarte tatin con gelato alla vaniglia e panna all’aceto di mele (euro 12).
In un altro articolo, parleremo della loro produzione vitivinicola, che contempla due eccellenti Barbera d’Asti, un notevole Grignolino d’Asti, oltre a un Brachetto. Li troverete in una carta dei vini dove la mano del grande Diego Dequigiovanni dice la sua con una offerta di etichette assai intriganti e ad un prezzo più che corretto.
Registriamo infine la bravura e professionalità in sala del giovane Gabriele Rossi, e la possibilità di soggiornare in assoluto relax in una delle cinque suite del Resort (con piscina). Hernanes, Diego, Christian e Gabriele hanno vinto la nostra personale Champion’s League!

Cà del Profeta Ristorante & Wine Resort

Montaldo Scarampi (At)
via Montaldino, 19
Tel. 01411967229
https://www.cadelprofeta.com/pages/reeservation

Lunedì e Martedì chiuso
Mercoledì e Giovedì 19:00 - 22:00
Venerdì e Sabato 12:30 - 14:30  19:00 - 22:00 
Domenica 12:30 - 15:00

X

Cookie Policy

This page uses third-party cookies to offer personalized content