La dolcezza del mandarino, frutto “originale”

Il mandarino: un concentrato di vitamina C simbolo della stagione invernale

23.02.2023

Il mandarino, frutto tipico della stagione invernale, è molto apprezzato dagli amanti degli agrumi per il sapore dolce e la praticità del consumo. Ricco di vitamine, si consuma soprattutto come frutta fresca, anche se viene impiegato in cucina come ingrediente per primi, secondi piatti, insalate e marmellate.

MANDARINO: LA STORIA

Il mandarino ha acquisito una certa rilevanza storica da quando è stata accettata la teoria secondo la quale tutti gli agrumi derivano da tre sole specie: cedro, pomelo e mandarino. E il mandarino è l’unico frutto dolce dei tre.
La sua coltivazione fu introdotta in Europa a partire dal XIX secolo, ma le sue origini sono lontane nel tempo e nello spazio. Infatti il mandarino è un frutto originario di Cina e Indocina, il cui nome è dovuto al colore dei vestiti che indossavano “i Mandarini”, le massime autorità della Cina.

In Italia i mandarini sono coltivati in Calabria e in Sicilia, dove cresce anche la rarissima e protetta varietà del Mandarino tardivo di Ciaculli dal sapore zuccherino, che viene coltivato nell'omonima frazione di Palermo, nel cuore della pianura Conca d'oro. Ed è un mandarino oggi utilizzato anche nell’alta pasticceria.

il mandarino e la sua pianta

MANDARINO: LE CARATTERISTICHE

Il mandarino ha buccia di colore arancione intenso, sottile e profumata, scarsamente attaccata alla polpa e quindi si elimina facilmente. La polpa, costituita da spicchi di colore arancio chiaro, è molto succosa e soprattutto dolce, ricca di semi. La differenza tra mandarini e clementine è proprio nei semi: gli ibridi sterili come clementine (o mandaranci) sono senza semi.

Essendo un frutto invernale, la stagionalità del mandarino va da dicembre a marzo per la varietà tardiva. Il mese migliore è comunque gennaio. Un albero adulto può dare da 400 a 600 frutti all'anno.
Dopo l'acquisto, i mandarini si mantengono per una settimana circa a temperatura ambiente, in un luogo fresco e asciutto. Meglio non ammassarli uno sull'altro, per evitare che la buccia si ammacchi e rovini anche la polpa.

gli spicchi del mandarino

MANDARINO: PERCHÉ FA BENE

Come tutti gli agrumi, anche il mandarino è ricco di proprietà nutrizionali. La particolare colorazione giallo/arancio del mandarino è dovuta alle elevate quantità di betacarotene, una sostanza appartenente alla famiglia dei carotenoidi, che il nostro organismo converte in vitamina A, fondamentale per numerose funzioni dell’organismo. La vitamina A, infatti, contribuisce al normale metabolismo del ferro e al mantenimento della pelle, della capacità visiva e della funzione del sistema immunitario nella normalità. In generale il betacarotene è un potente antiossidante che viene assorbito con i grassi e se assunto con gli alimenti non procura sovradosaggio, come può invece verificarsi nel caso di un eccessivo uso di integratori. I mandarini sono inoltre ricchi di vitamina C.

È bene consumare i mandarini come frutto di stagione durante l'inverno, in modo che il loro contenuto vitaminico possa contribuire a proteggerci da disturbi tipici del periodo, come il raffreddore. Il consumo di mandarini contribuisce altresì a migliorare le funzioni visive, abbassare il livello di colesterolo nel sangue e rinforzare il sistema immunitario, soprattutto nei bambini. I mandarini sono infine ricchi di antiossidanti e svolgono una funzione purificante dell'organismo.

I mandarini stimolano il metabolismo, tuttavia, contengono zuccheri (100 grammi apportano circa 55 calorie, contro le 35 di arance e pompelmi), pertanto chi è a dieta non deve abusarne. Via libera invece al consumo in gravidanza.

MANDARINO: UTILIZZI IN CUCINA

Gli utilizzi in cucina del mandarino sono molteplici: il mandarino viene consumato soprattutto fresco sbucciato e diviso a spicchi o spremuto per ottenere un succo di frutta oppure viene lavorato per produrre marmellate e frutta candita. I mandarini si possono altresì utilizzare per realizzare ricette agrodolci in cucina, come per esempio il risotto con radicchio, mandarino e spuma di zola.

Le bucce dei mandarini possono essere essiccate ed utilizzate a scopo decorativo o per la preparazione di profumati pot-pourri fai-da-te, e dalla buccia si estrae un olio essenziale che viene impiegato in aromaterapia al fine di favorire una sensazione di benessere, soprattutto in caso di stress.

marmellata di mandarino

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