Itinerari e proposte per scoprire le Valli del Parco dell'Aveto

Nell'entroterra del Tigullio tra boschi, laghi e imperdibili soste del gusto

23.07.2021

Il Parco Naturale Regionale dell'Aveto, situato nell'entroterra genovese del Tigullio, tutela una delle zone più belle e significative dell'Appennino Ligure. Il territorio protetto, poco più di 3.000 ettari, interessa tre valli, la Val d'Aveto, la Val Graveglia e la Valle Sturla, che presentano ciascuna caratteri peculiari: paesaggi di alta montagna, pascoli ed estese faggete in Val d'Aveto; prati pascolati, castagneti, noccioleti, orti e uliveti in Valle Sturla e un paesaggio rurale ben conservato a uliveti e vigneti e, soprattutto, una grande varietà di rocce e minerali, e quindi di cave e miniere, in Val Graveglia.

Val d'AvetoAll’interno del Parco, e più esattamente nel comune di Rezzoaglio, c’è anche una riserva protetta, istituita nel 1971, che fino a pochi anni fa era chiusa al pubblico e visitabile solo per scopi didattici e scientifici: la Riserva Naturale Orientata delle “Agoraie”. L’unicità di questo esteso bosco di faggi e abeti rossi e neri, è che presenta caratteristiche climatiche uniche sul territorio ligure.  Nell’ultima glaciazione qui c’era un piccolo ghiacciaio che una volta ritirato ha lasciato avvallamenti nel terreno che sono stati riempiti dall’acqua creando un gruppo di laghetti, tra i quali 4 perenni e 2 stagionali. La presenza quindi, di acque ghiacciate in inverno e sempre molto fresche in estate, il clima rigido, la presenza di “zone umide” e di suoli fangosi, hanno consentito la sopravvivenza di specie tipiche di latitudini settentrionali e di quote ben più elevate di quelle a cui ci troviamo - crescono in regioni artiche come Scandinavia, Siberia, Groenlandia -  a soli 15 km in linea d’aria dal mare. Incredibile!
Da alcuni anni l’Ente Parco dell’Aveto, in collaborazione con i Carabinieri Forestali, organizza un numero ristretto di escursioni guidate, in estate, riservate a piccoli gruppi. 
Val GravegliaTra le tappe del tour, il Lago delle Asperelle, interessante perché ospita tutte e tre le specie di tritone (piccolo anfibio simile alla salamandra) presenti in Italia. … il Lago degli Abeti, il Lago Riondo, le Agoraie di Mezzo e le Agoraie di Fondo o Stagno grande; i due laghi stagionali sono la Pozza degli Abeti e lo Stagno Piccolo.
Il lago più singolare e suggestivo è sicuramente il Lago degli Abeti, profondo 7 metri: deve il suo nome alla presenza, sui suoi fondali, di tronchi di abete bianco che hanno un’età di circa 2.600 anni – per intendersi, sono caduti nel lago quando gli antichi Romani attraversavano questi territori! I tronchi non sono fossili bensì perfettamente intatti, come fossero appena stati abbattuti, grazie alla bassissima temperatura dell’acqua e allo scarso contenuto in sali della stessa. Qui gli abeti che circondano il lago e le sfumature di azzurro e verde dell’acqua cristallina creano un’atmosfera quasi surreale. E poi c’è tutta la fauna del luogo, che comprende la presenza di specie particolari, come la rana alpina, alcune varietà di tritone, la talpa cieca, il germano reale. Si possono fare incredibili incontri botanici con piante tipiche di zone umide e torbiere: piante carnivore come la drosera rotundifolia o la pinguicula vulgaris, diversi tipi di sfagni, la carice fosca ma soprattutto la lycopodiella inundata che è una piccola e rara felce tipica delle aree circumboreali – artiche (per capirsi abbonda in Islanda e la mangiano le renne) e che ha qui la sua unica stazione appenninica. Infine si visita il Lago Agoraie di Fondo che ormai è un prato umido giunto allo stadio finale di evoluzione dei laghi. Da studi effettuati risulta che questo lago in origine era piuttosto profondo e raggiungeva i 15 metri di profondità.
Per info e costi: https://www.unamontagnadiaccoglienza.it/

Al termine del tour, questo splendido territorio dell’entroterra ligure regala anche numerose tappe enogastronomiche e ristoratore di grande appeal, recensite sulle nostre guide.
A partire dalla BRINCA DI NE’ - Nè (Ge), via campo di Ne 58 - tel. 0185337480 -, dove la famiglia Circella offre cuore, gusto, vini e cucina d'eccellenza, in uno dei locali migliori d’Italia. Piatti cult, la torta lavagnese, con il loro antipasto che vi metterà nel piatto una decina di piccoli gioielli di questa terra di bontà inennarrabile tra cui prebugiun di Ne (fatto con patate cavolo nero sale olio extravergine e aglio) e baciocca di patate Quarantina, con i ravioli di erbette "cu tuccu", con quel fritto misto alla genovese che sarà trionfo della gola con latte brusco e dolce, crocchini e verdure fritte.
I ravioli alle erbette della Brinca di NèQuindi, l’Agriturismo per eccellenza, quel CA’ DI GOSITA - Nè (Ge), loc. Gosita, via Zerli, 57, tel. 0185 339298 - da noi premiato due anni fa, una casa linda e intima immersa tra orti, vigne e ulivi. Piatti imperdibili, torta di riso, zucchini e melanzane ripiene, ravioli col tocco, punta di vitello cotta nei testi sotto la campana di terracotta. 

Poi, in una frazione di , c’è LA CHIARA - via Arzeno, 41, tel. 0185338884 - che è la cuoca di questo agriturismo incastonato in una frazione di Ne, lungo la strada che conduce al passo del Biscia verso Varese Ligure. A prezzo fisso, propongono un sunto delle ricette locali, nel rispetto della stagionalità. Piatti imperdibili: giardiniera; pansotti con la salsa di noci; fritto misto. Pere al forno al vino rosso.

Ma si potranno anche acquistare prodotti d’eccellenza, come la locale varietà di cipolla rossa, le castagne, i frutti di bosco. C’è un nome per tutti, quello di Franca Damico - Az. Agr. Rue De Zerli, loc. Zerli, 51 - strada per Gòsita, tel. 0185339245; 3488263560 -  che porta avanti una lunga tradizione di famiglia, coltivando frutta e ortaggi che poi trasforma in sottoli, sottaceti e confetture (fragole, lamponi, albicocche, prugne, castagne, corbezzoli, cachi). Non mancano le castagne essiccate, la farina di castagne, un eccellente olio extravergine de Zerli (da cultivar Lavagnina) dal sapore delicato e miele di acacia e millefiori. Tutti prodotti acquistabili in azienda, dove si può anche pernottare nelle due camere matrimoniali.
Le cipolle dell'azienda agricola Rue de ZerliNon dobbiamo spostarci da questa località per andare a scoprire uno storico pastificio della Val Graveglia - Pastificio Artigianale Santa Rita, fraz. Conscenti - via Moro, 66, tel. 0185337482 - condotto oggi da Paola e Alessio Pozzati, coaudiuvati dalla mamma Dorothy. La produzione si concentra su formati genovesi come le trofie (anche di castagne, ortiche e altre varianti), le trenette (classiche, “avvantaggiate” con farina integrale e al cacao), i bricchetti (in dialetto sono i fiammiferi), i corzetti e gli scucuzun, una pasta sferica adatta alle minestre, simile al cous cous. Ma non mancano formati di pasta integrale e classici come tagliolini, tagliatelle, pappardelle e lasagne (anche di spinaci).

Ci spostiamo di pochi chilometri, a Rezzoaglio, per assaggiare gli squisiti yogurt naturali e alla frutta, oltre ad alcune chicche casearie locali a latte crudo come il San Stè, il Fontaveto e l’Avetino del Caseificio Val D’Aveto - via Rezzoaglio Inferiore, 35, tel. 0185870390 - e gli altrettanti eccellenti formaggi proposti dall'Az. Agr. Petramartina - loc. Scabbiamara, 4, tel. 3356299577 - ottenuti dalla mungitura quotidiana delle vacche di razza autoctona Cabannina: U Cabanin, formaggio semiduro a pasta cruda, caciotta fresca Nina, l’erborinato a latte crudo  MaraBlu, il primo sale  PrimoCab, il formaggio a latte crudo con zafferano CrocBan e lo yogurt naturale  YoCab.

Il San Stè di fossa sel Caseificio Val D'AvetoPh. da sito unamontagnadiaccoglienza.it
Ph. da sito labrinca.it
Ph da Facebook @ruedezerli.agriturismo
Ph. da sito caseificiovaldaveto.com

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