Gli uliveti che fanno (anche) cultura

Carolina Rosi, attrice e produttrice teatrale di vaglia, figlia del sommo regista Francesco Rosi, è anima e corpo di questa fervida realtà agricola di stanza in Maremma

26.10.2020

Correva l'anno 2015 quando Carolina, insieme al marito, l'attore Luca De Filippo, scelsero questo luogo quale “buen retiro” tra una tournée teatrale e l’altra. La prematura scomparsa di lui nello stesso anno, ha posto subito Carolina davanti alla scelta se dare nuova linfa e nuovi significati all'azienda appena acquisita, o se percorrere altre strade. Con le ragioni del cuore, appare scontata la scelta obbligata. Il nuovo corso ha visto così questa donna volitiva combattere sul fronte in prima persona, coadiuvata da alcuni giovani del luogo. Di lì a poco, i primi investimenti nel recupero di antichi ulivi secolari presenti nei poderi, e nella messa a dimora di quelli nuovi. Oggi, in totale, gli ulivi sono 7mila.
Top, gli oli Evo Ostro e Garbino ottenuti in un frantoio a ciclo continuo che lavora le olive entro 24 ore dalla raccolta. Il primo, da cultivar Raggiolo, Cipressino, Moraiolo e Frantoio, si rivela intenso, ricco di sentori come carciofo, erbe di campo, peperoncino e rucola. Il secondo, da varietà Leccino, Caninese e Pendolino, è invece morbido, vellutato, con amaro e piccante in perfetto equilibrio.

Quest'anno, poi, Carolina ha destinato sei ettari di proprietà all'ortocoltura in regime biologico. I frutti della raccolta vengono trasformati in deliziosi sottoli (melanzane, peperoni, pomodori siccardi e carciofini) con l’olio Evo prodotto nella tenuta.
Punta di diamante, i pomodori che sono stati trapiantati qui direttamente da un luogo magico e fiabesco, Isca, conosciuta anche come “L'Isola dei De Filippo” perché qui Eduardo si rifugiava a scrivere i suoi capolavori, dopo averla acquistata nel Dopoguerra.
Se ci sono di mezzo i sentimenti, non stupisce che questi ortaggi abbiano trovano il loro habitat ideale anche in terra toscana. Raccolti e pelati a mano, vengono commercializzati con il marchio ’O Core Rosso. Ma non è tutto.
Ci sarà anche una terza fase di crescita immateriale di questa bella realtà, declinata in una serie di aspetti ricchi di significati. Scovaventi sarà infatti anche un luogo d'arte, dove poter mettere in scena opere teatrali fuori dagli schemi convenzionali. E poi, anche letteratura e poesia. Diventerà, quindi, anche un luogo di didattica, destinato a far conoscere tecniche e metodologie delle diverse colture. E infine, un luogo dell'anima, dove sarà percepibile ai nostri sensi un nuovo modo di concepire e di vivere la natura...

Azienda Agricola Scovaventi

loc. La Campigliola Paglieto, 56
Manciano (GR)
tel. 05641540063 - 3925844232
www.scovaventi.it

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