Degustazioni di marzo: facciamo il punto

Nuove scoperte in Valtellina e Piemonte e conferme nel Chianti Classico

16.03.2022

Nuova tappa di degustazione per la redazione del Golosario con nuove interessanti scoperte in Valtellina e Piemonte e un’ulteriore conferma nel Chianti Classico, alla vigilia delle Anteprime Toscane che vi racconteremo a breve.

CANTINA THURNHOF

https://www.ilgolosario.it/it/andreas-berger-thurnhof-sd01095
Questa cantina di Bolzano ci conferma sulla strada dell'Alto Adige dove quest'anno abbiamo solo compiuto assaggi estremamente positivi. Come negli altri casi, ancora pulizia, sapidità e mineralità.
Il Sauvignon Sudtirol 800 del 2020, ottenuto da uve provenienti da una vigna di alta quota situata sul monte Renon, ha un naso di frutta esotica, salvia, erbe stomatiche che affiancano il bosso mentre in bocca ha una mineralità spiccata. Grandioso. Il Goldmuskateller Südtirol 2020, da uve moscato giallo situate nella zona soprastante al maso di Aslago si dimostra subito molto equilibrato, con un naso da manuale dove il fiore d'arancio affianca il prezzemolo. In bocca è fine. Passando ai rossi, il St Magdalener Sudtirol 2020 ha note profonde di piccoli frutti e sottobosco con una parte di grafite che arriva sul fondo. Il Lagrein Riserva Sudtirol 2018 ha un naso importante, di confettura con note di liquore all'arancia. In bocca è ampio, tannico, con un finale minerale. Uno di questi vini è già in finale per i Top Hundred 2020!
(Andreas Berger Thurnhof - Bolzano - www.thurnhof.com)

CANTINA MONRUBIO

Sorpresa dalla zona di Orvieto e precisamente a Castel Viscardo per il vino firmato dall'enologo Cotarella alla direzione della Cantina Monrubio, realtà cooperativa con oltre 400 soci sul territorio. Frutto di uve trebbiano, grechetto e malvasia, segna una nuova stagione per questa cantina che con questo vino evoca i fasti dei vini umbri portati nelle sale Vaticane. Quindi vira deciso verso un mercato di alta gamma e internazionale. L'Orvieto Classico Superiore Papabile 2020 è concentrato fin dal colore oro, con un naso di miele, spezie, fieno e note agrumate. In bocca è minerale con una chiusura quasi tannica. Un grande omaggio di Cotarella al suo paese d'origine. Un vino che aveva talmente colpito Paolo a Vinitaly special edition che ha fatto di tutto per recuperarlo e farcelo assaggiare.
(Cantina Monrubio - Castel Viscardo Tr - www.monrubio.com)

LA GANGHIJA DI ENZO RAPALINO

Questa cantina di Treiso è nata ormai quasi vent'anni fa dalla passione dell'allora giovane enotecnico Enzo Rapalino che dopo gli studi alla Scuola Enologica di Alba si è messo alla prova insieme con la moglie Milena e a tutta la famiglia arrivando oggi a gestire oltre venti ettari di vigna. Buono il Barbaresco 2019 che si mostra già a buon punto della sua evoluzione confermata poi dall'assaggio del Barbaresco Giacosa 2018 con note di liquirizia, incenso e inchiostro su piccoli frutti e un bel tannino. Una gran bella sorpresa!!!
(La Ganghija - Treiso Cn - www.laganghija.com)

ENIO OTTAVIANI

Nella seconda metà del Novecento Enio Ottaviani dà vita all’omonima cantina di San Clemente, capace di crescere a ogni generazione. Oggi al timone ci sono Milena e Marco Tonelli insieme a Massimo e Davide Lorenzi, un team capace di far diventare quest’azienda oltre che un punto di riferimento per il vino anche una struttura enoturistica da gran pregio all’interno dell’Oasi faunistica della Valle del Conca. La produzione vitivinicola è ampia e variegata ma la punta di diamante resta il vino che già premiammo come Top Hundred e che abbiamo riassaggiato nell'ultima degustazione: il Bianco Rubicone Clemente Primo 2020 che prende origine da un fortunato mix di pagadebit, sauvignon e riesling che sembrano trovare l'equilibrio perfetti con un naso che vede gli idrocarburi tipici del riesling accompagnare frutta tropicale; il tutto accompagnato dalla parte floreale del sauvignon che smussa eventuali asperità. In bocca è tutta eleganza che si adatta come un vestito di sartoria alla struttura. Dalla stessa cantina anche il Romagna Sangiovese Superiore Caciara 2020 un'interpretazione più selvatica del sangiovese con una intensità al naso dove si fanno sentire sottobosco e cuoio.
(Enio Ottaviani - San Clemente An - www.enioottaviani.it)

LE COLONNE, DIEVOLE E MERAVIGLIA

Possiamo riunire in un unico pezzo tutti questi assaggi che rappresentano infatti i diversi marchi del gruppo che fa capo all'azienda agricola Dievole dell'imprenditore argentino Alejandro Bulgheroni, che ha puntato su coltivazione biologica, uso di botti grandi e cemento e soprattutto sull'ospitalità, che caratterizza tutte le tenute del gruppo: Tenuta Le Colonne a Castagneto Carducci, Podere Brizio a Montalcino, Poggio Landi a Montalcino, Tenuta Meraviglia a Castagneto Carducci. Dopo l'articolo di Paolo Massobrio su IlGusto (link) abbiamo voluto approfondire insieme l'intera produzione.

Di Tenuta Meraviglia il Bolgheri Vermentino 2021 ha naso di fieno e sambuco, in bocca è disteso con acidità fine ma presente. Di Tenuta Le Colonne il Costa Toscana Vermentino 2021 ha naso più ampio, fresco, con la presenza importante delle erbe aromatiche. In bocca è fine e gioca sulla sapidità. Passando a Podere Dievole il Chianti Classico 2019 ci è piaciuto molto: intenso, con naso più animale e in bocca tannico e disteso. Il Chianti Classico Tocca Stelle 2018 è elegante con naso che ricorda la frutta sotto spirito e uno smalto appena accennato. Il Chianti Classico Riserva Novecento 2018 cresce d'intensità e complessità che troveremo esaltate alla massima potenza nel Chianti Classico Gran Selezione Vigna di Sessina 2016 tutto puntato sull'eleganza con un naso che gioca sulla frutta secca e il chinotto e una bocca calda, equilibrata, con un tannino fine e diffuso.
Meritano di essere assaggiati anche il Costa Toscana Plenum 2019 di Tenuta Le Colonne che ha un naso con note quasi salmastre e balsamiche e in bocca è morbido.
Il Bolgheri 2019 ha profumi di peperone e note balsamiche, mentre in bocca risulta complesso con buona acidità.
Infine di Poggio Landi l'assaggio del Rosso di Montalcino 2020 con naso profondo e ammandorlato e bocca gentile e il Rosso di Montalcino 2020 di Podere Brizio più speziato che in bocca ha un tannino maggiormente espressivo. Decisamente grandi questo assaggi!!!
(Dievole - Vagliagli  Si - www.dievole.it)

ANCORA DALLA VALTELLINA

Dopo l’affondo di Paolo Massobrio su tutti i vini della Valtellina (link), insieme abbiamo assaggiato alcuni campioni che ci ha portato a casa, acquistati nei vari luoghi dove è stato. Merita dunque un approfondimento la casa vitivinicola Marcel Zanolari che ha visto gli esordi negli anni ‘80, a Bianzone, in Valtellina, con due parcelle sperimentali su cui sono stati avviati i primi tentativi di coltivare la vite con un sistema inusuale per quei tempi, che evitasse ogni tipo di trattamento anticrittogamico a base di prodotti di sintesi. Pioniere di quei tentativi Giuliano Zanolari, sulla cui strada ha proseguito il figlio Marcel, che oggi nei 10 ettari, coltivati a nebbiolo, cabernet sauvignon, pinot nero, pinot bianco, traminer, ha introdotto i principi della biodinamica. Il Bianco Da Nero Alpi Retiche 2020 ha colore rosato tenue, al naso note di piccoli frutti che tendono alla caramella. Il Pinot Nero Alpi Retiche 2016 offre un'interpretazione molto minerale del vitigno, con note di grafite. In bocca è fine con speziatura finale.

Tutti piacevolmente stupiti dal vino Spumante Metodo Classico Extra Brut Rosè Sumelech 2016 dell'Az. Agr. De Luca Gabriele, da uve nebbiolo chiavennasca e altre autoctone e rare. Di colore oro, ha naso fruttato, disteso, con note balsamiche e di fieno. In bocca è pieno, di corpo, minerale, di acidità marcata. Un prototipo clamoroso, che è destinato a fare scuola e ad aprire una possibilità circa l’affermazione delle Bollicine made in Valtellina. Lo trovate sia a Tirano alla Posteria del Rosso (link) sia a Sondrio dai magnifici ragazzi del Tabernario-Enoteca delle Alpi (link).
Dell'azienda agricola Boffalora di Castione Andevenno ci è piaciuto molto il Valtellina Superiore Pietrisco 2018, di colore rubino concentrato, ha un naso di confettura con l'alcolicità che spinge. Spicca il profumo di pino silvestre che si fa largo anche in bocca dov'è ampio, completo, dalla bella speziatura.
Novità arrivano poi dalla Cantina Riter di Poggiridenti (So) che propone un unico Valtellina Superiore Inferno 2017 dal naso importante e dalla bocca equilibrata, con un tannino fine.
La Cooperativa agricola di Triasso e Sassella propone invece un Sassella Valtellina Superiore I Ciaz 2015 che ha naso da manuale con piccoli frutti, sottobosco e un'evoluzione nel goudron.
P.s. Fra pochi giorni altra puntata con altri assaggi altoatesini, piemontesi e dei Colli Bolognesi.

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