Come scegliere il Panettone

Ecco qualche consiglio da seguire nell'acquisto del Panettone

20.12.2016

Molti ipermercati prima di Natale per attirare la clientela vendono le confezioni di Panettone e Pandoro al prezzo di 1 - 2 euro, mentre in altri negozi i listini arrivano a 7 - 8 euro! Come è possibile, quale dolce scegliere?
Proviamo a guardare l’etichetta. La prima dicitura da osservare è la denominazione commerciale in questo caso Panettone o Pandoro. Altre denominazioni di fantasia come “dolce di Natale” non vanno bene perché si tratta di dolci tipici, considerati la migliore espressione del settore dolciario. Il nome è tutelato da un regolamento approvato dal Ministero delle Attività Produttive che prevede precisi obblighi.

Panettone e Pandoro devono essere realizzati seguendo la ricetta tradizionale: 7 ore per preparare l’impasto, 12 ore per la lievitazione naturale, e altre 6 per la cottura in forno e il raffreddamento. Il regolamento impone precisi ingredienti. La componente grassa deve essere solo burro o burro di cacao e la quantità minima varia dal 16% al 20%. Poi ci sono le uova fresche e almeno il 20% di uvette e canditi.

Ricordiamo qui un segreto universale molto importante: mettere il dolce sul calorifero o in forno per qualche minuto prima di servirlo a tavola. Ma Panettoni e Pandori non sono tutti uguali, le differenze dipendono dalla cura nella lavorazione.

La regola universale per scegliere è preferire quelli con maggior contenuto di ingredienti nobili come burro, uvette e canditi. Per capirlo basta vedere il posizionamento nell’elenco degli ingredienti sapendo che sono riportati in ordine decrescente. Purtroppo non ci sono altri consigli da dare. Per capire quali sono i più buoni bisogna assaggiarli sapendo che nei test comparativi condotti negli anni scorsi la prova organolettica viene superata sempre con buoni voti.

E il prezzo? A Natale non è possibile fare correlazioni tra listino e qualità. I gestori dei supermercati vendono sottocosto per attirare la clientela, e sono tranquillamente disposti a perdere anche 3/4 euro a pezzo.

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