Stoffa e spada, è il pinot nero dell’Oltrepò Pavese

Su La Stampa Paolo Massobrio parla del Pinot Nero della Cantina Torre degli Alberi di Ruino, presente anche a Golosaria al Castello di Uviglie

30.03.2017

Questa settimana, su La Stampa, Paolo Massobrio parla di Pinot Nero. In particolare quello della cantina Torre Degli Alberi (www.torredeglialberi.it) di Ruino (Pv) della famiglia Dal Verme, nobili scaligeri.

È nel 2009 che i due cugini Camillo e Filippo decidono di dedicarsi alla vitivinicoltura, puntando tutto sul Pinot Nero Brut. Dei quattro ettari con filari a spalliera e sistema guyot, condotti coi principi dell’agricoltura biologica, oggi si occupa anche Giacomo, figlio di Camillo che ci ha fatto conoscere le quattro declinazioni di pinot nero: il metodo charmat lungo, il Pinot Nero Brut Biologico Metodo classico, il Pas Dosé e l’Oltrepò Pavese Cruasé Pinot Nero Spumante Brut Biologico.

Quest'ultimo scrive Paolo Massobrio «È un rosé sottoposto a una breve macerazione sulle bucce. Ha colore buccia di cipolla ed è il complemento di un intero pasto, tutta freschezza e fragranza». Il suo preferito è però il Pas Dosé 2013, che si potrà conoscere a Golosaria al castello di Uviglie sabato 1 e domenica 2 aprile.

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