Il Pascoli, la vera eccellenza italiana

A Cusago, uno dei locali sommi d’Italia, Corona del Gatti Massobrio

20.11.2015

Perché il Gatti Massobrio, in queste settimane, sta conquistando l’attenzione di televisioni, carta stampata, radio e social media? Come mai piace così tanto ai lettori golosi? Perché racconta come non fa nessun’altra guida la ristorazione italiana. Tra i locali clamorosamente sfuggiti a guide e critici, e invece Corona radiosa, meglio, “radiosissima”, cioè top – tra i migliori d’Italia! – il Pascoli (via fratelli Cervi, 5 – tel. 029019395) di Cusago (Mi).

Nel cuore del paese, piazza Soncino, con il castello del Trecento, un tempo residenza di campagna di Bernabò Visconti, e la quattrocentesca parrocchiale dei Santi Fermo e Rustico. Dopo esservi goduti la bellezza di questo angolo di Lombardia affascinante, quando la fame si fa sentire, prendete la strada che corre alle spalle della piazza, e in un minuto raggiungete questo paradiso del gusto. A occuparsi di voi Mimo e Angela, i titolari, lui chef, lei sommelier, che hanno dato al loro locale un’anima. Tutto ha il taglio sartoriale della passione, del talento: dalla cantina in cui non c’è bottiglia scontata e che non sia frutto di assaggi e scelte competenti. Al servizio, impeccabile. Alla cucina, in cui ogni piatto è creazione geniale e realizzata con materie prime d’eccellenza (dalle cipolle di Breme, alle lumache di Cherasco, alla carne di Fassone, alle nocciole Tonda Gentile delle Langhe, piuttosto che ai caprini oltre padani del Boscasso e al Riso Gigante di Vercelli). Dateci retta. Una volta qui, dimenticate l’orologio! Ci ringrazierete!

Mimo studia e realizza i piatti con i suoi due giovani e bravissimi chef, Dennis Arcaini e Davide Schiavini, abbinati poi ai formidabili vini scelti da Angela e dal giovane Federico, il figlio amatissimo, dal grande talento (in questi giorni guerriero alle prese con altra battaglia, ma che, sulla scia di grandi come Alain Ducasse, dopo la vittoria, non vediamo l’ora di rivedere di nuovo qui). Imperdibile il foie gras d’oca con il “nostro” pan brioche e marmellata di pompelmo rosa e zenzero, la goduriosa vitella ottocoste in leggera panatura di caffè cavolo cappuccio e uva caramellata, quel baccalà in acqua di pomodoro semolino integrale e ceci saltati che è capolavoro goloso, che di suo varrebbe il viaggio, e che anche grazie alla bellezza cromatica, sembra tricolore del gusto italiano! E ancora, tra le perle del menu, pasta, con la calamarata di Gragnano con guanciale gamberi e pecorino Gavoi, riso, con il Gran Riserva Carnaroli in risotto con rognoncino di vitello cedro candito e polvere di limoncella. Poi carne o pesce con tartare di fassone o pescato del giorno. Una delle meravigliose dolcezze a chiudere. In questi giorni c’è il tartufo e, se vi va, provate a scoprire qui come lo valorizzano dall’antipasto al dolce (sì, avete letto bene!). Il Pascoli è orgoglio del gusto italiano!

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