Brasato al Barolo

Un classico secondo piatto della tradizione piemontese di grande personalità, che richiede tempi lunghi di preparazione (per la marinatura e la cottura)

07.12.2019
Difficoltà
difficile
Tempo preparazione
10
Tempo cottura
180
Othertime
12 o 24 ore marinatura
Ingredienti

#1 kg di “arrosto della vena” (sottopaletta) di manzo #40 g di lardo (o pancetta) #3 cucchiai di farina #1 grossa cipolla #1 carota #1 costola di sedano #4 chiodi di garofano #1 pezzetto di cannella #2 spicchi d’aglio #1 mazzetto aromatico (timo, salvia, rosmarino, alloro) #5-6 dl di brodo di carne #1 bottiglia di vino Barolo (o altro vino invecchiato di vitigno Nebbiolo) #olio extravergine d’oliva #sale, pepe in grani

Portata
secondi
Occasione
ricetta della domenica

Fate marinare la carne per 12-24 ore nel vino con gli aromi e le verdure. In un tegame, fate rosolare su tutti i lati il pezzo di carne (asciugato, legato e infarinato leggermente) con un filo d’olio. Togliete la carne, eliminate il grasso di rosolatura, aggiungete il lardo tagliato a pezzetti, un filo d’olio, le verdure e tutti gli aromi e spezie della marinata. Fate rosolare per un paio di minuti, rimettete nel tegame la carne e rosolate ancora un poco. Salate. Unite il vino della marinata, bollente; lasciate evaporare un poco, mettete il coperchio e cuocete con fiamma al minimo per almeno 3 ore. Durante la cottura voltate di tanto in tanto la carne e aggiungete del brodo bollente quando il vino sarà pressoché consumato. Non aggiungete mai vino verso fine cottura perché non riuscirebbe a perdere l’acidità e comprometterebbe il gusto del brasato. Se preferite potete cuocere il brasato in forno già caldo a 150-160°C per lo stesso tempo, sempre con tegame coperto. Quando la carne sarà tenera e la “vena” centrale gelatinosa e morbida, estraetela dal tegame e lasciatela intiepidire. Passate il fondo di cottura al setaccio o al disco fine del passaverdura. Affettate il brasato e fate scaldare le fette nel sugo passato, cuocendo per alcuni istanti. Servite con polenta, con purè di patate o con carote e cipolline glassate.

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