Un viaggio nel vino della famiglia Cadore

Con una predilezione per il vitigno turbiana, affiancato da tuchì, chardonnay, merlot e cabernet

23.09.2025

L'azienda Cadore, con oltre 120 anni di storia, ha le sue radici a Mason Vicentino dove produceva il Torcolato da uve vespaiola, per poi trasferirsi nel 1954 nell'areale del Lugana, producendo tocai, merlot e cabernet.
Nel 2010 la nipote Patrizia prende le redini dell'azienda e si dedica principalmente al vitigno turbiana, affiancato da tuchì, chardonnay, merlot e cabernet. Da un decennio è entrata in azienda pure la figlia Giada, oggi ventottenne. In tutto otto ettari e mezzo di vigne poco distanti dal Lago di Garda, dove si pratica la lotta integrata, adottando principi legati alla sostenibilità ambientale. Tra i vini degustati da Paolo Massobrio, il San Martino della Battaglia 2024, da tuchì in purezza, si presenta con un colore paglierino scarico e note fini, citrine e fruttate.
Il Lugana 2024 ha un colore tendente all'oro, con sentori di lavanda e frutta tropicale e un sorso rotondo e setoso. Il Lugana Riserva 2022, sempre tendente all'oro, per Massobrio “rappresenta l’acme della produzione: ha un naso con idrocarburi e una nota balsamica, mentre in bocca mostra corpo, spinta acida marcata e un sorso filigranoso”.
Il Lugana Spumante Brut “Uberto” è un metodo Martinotti con note di caramella di lampone, mentre la novità è il Brut Metodo Classico, da uve degli Anni '70, che sprigiona note di incenso, affumicate e confettura di prugna.
Il Vino Bianco “Patrizia” 2024, blend di chardonnay, tuchì e turbiana, ha un colore oro, note minerali, di frutta gialla, fieno e idrocarburi.

La cantina è anche luogo ideale per l'enoturismo con pic nic con panorami spettacolari.

Cadore Patrizia

Pozzolengo (Bs)
loc. Campagna Bianca, 1
tel. 348 7937923

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