Rosso Rubino a Torino: il prezzo è giusto

Ottima selezione di vini e piatti intriganti

Rosso Rubino, a ragione, è un riferimento imprescindibile nella cartina enologica di Torino. Un'enoteca che si è evoluta nel tempo in armonia con l'evolversi del mondo del vino. Dai grandi nomi ai piccoli produttori, dai vini tradizionali a quelli più innovativi, dai vitigni internazionali a quelli più autenticamente autoctoni, Rosso Rubino ti offre ormai allo scaffale o in degustazione un panorama completo del mondo del vino sia italiano che internazionale. E laggiù, dopo avere attraversato tutta l'enoteca ed esserti bevuto con gli occhi tutto il meglio che avresti desiderato, in fondo al lungo corridoio, quasi a sorpresa, ecco la zona degustazione, nonché ristorante vero e proprio.

Il bancone dove sorseggiare un bicchiere scelto dall'ampia offerta non è grande ma è intimo e sembra aspettarti per invitarti a una serena libagione. Tutto intorno i pochi tavoli rustici e spartani con adiacente una saletta sopraelevata dotata di un solo tavolo per piccoli gruppi sono pronti ad accogliere i bene informati per aperitivi e dopo vere soste pranzo e cena in cui il comune denominatore rimane il vino offerto in tutte le sue espressioni migliori.
D'altra parte per qual motivo si varca la soglia di un’enoteca? Ma a Rosso Rubino, scoperto l'angolo magico, si può accompagnare il pregiato nettare con una scelta di cibo di qualità a ben duettare con la bontà del vino.

In quel piccolo nascondiglio per pochi prescelti (la prenotazione è quasi d'obbligo) si sta veramente bene, il turnover degli chef non influenza la costanza dello stile di cucina tra tradizione e piccola innovazione. Dal menu i classici antipasti, primi e secondi sono a loro volta separati tra tradizionali e innovativi. Io e l'amico sommelier che mi accompagnava abbiamo scelto cannolo di baccalà mantecato bietole saltate e salsa al peperone arrosto (piatto innovativo);

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agnolotto di ossobuco il suo jus e riduzione di Moscato d'Asti (tradizione),
cacio e tre pepi tartare di gambero rosso e zest di pompelmo (piatto innovativo), stinchetto di maiale laccato al miele con caponatina (piatto innovativo). Tutto buono e gustoso con note di merito per il cannolo e lo stinchetto.
Il vino, in quel contesto componente essenziale del cibo, è stato concordato con lo staff, tutto preparatissimo, e dopo un calice di bollicine rosè da nebbiolo ad hoc si è convenuto su un Pinot nero che sarebbe stato a proprio agio sui piatti scelti. Sul tavolo sono arrivati fisicamente tre Pinot noir importanti di regioni diverse. La nostra scelta è caduta su un Pinot dell'Alto Adige, il St. Pauls, con ottimo rapporto qualità/prezzo (21 euro). Non abbiamo potuto provare altri attraenti piatti come, citandoli a caso, il risotto Acquerello con speck di anatra o tagliolini al ragù di cinghiale a conferma della ricchezza di un menu variegato.
A completare il nostro percorso è arrivato un bonet fatto come le sacre scritture dettavano. Sinceri complimenti ai fratelli Gazzera, gli ideatori del progetto, che hanno saputo nel tempo realizzare un ambiente di cultura enogastronomica di severa osservanza e rispetto sia del cibo che del vino e un fondamentale punto di incontro in cui convivialità e amore della buona tavola trionfano. Del resto, il format è in espansione e dobbiamo citare l'apertura anche del locale in Piazza Emanuele Filiberto.

Rosso Rubino

Via Madama Cristina, 21
Torino
Tel. 011 6502183 | 3920873717

Visitato il 20/03/2025