La strada lombarda al whisky italiano

Un grande progetto, dal cuore brianzolo, che potremo conoscere a Golosaria Milano

17.10.2025

La geografia del whisky ha coordinate precise, quasi dogmatiche. La Scozia e l'Irlanda, innanzitutto. Poi gli Stati Uniti, il Giappone. Certo non Seregno, cuore della Brianza. Eppure, è qui che un vecchio assioma viene messo in discussione, a partire da un fermentato di cereali che, a ben vedere, altro non è che birra. Una birra non fatta per essere bevuta, ma distillata.

Nasce così Strada Ferrata, una delle nuove e più interessanti distillerie artigianali italiane, che affonda le sue radici – e il suo nome – nel mondo della birra. Il collegamento è diretto, quasi una dichiarazione d’intenti: i fondatori sono gli stessi del birrificio Railroad Brewing Company, e "strada ferrata" ne è la traduzione letterale. Un modo per marcare un’origine, per non dimenticare da dove si è partiti: da più di un decennio speso a governare lieviti, malti e fermentazioni.

Se il whisky, nella sua essenza, è un distillato di mosto di cereali, è proprio su quel mosto – il wash, in gergo tecnico – che Strada Ferrata concentra la sua rivoluzione. «Whisky italiano per noi significa questo: riscrivere le regole e aprire la strada a un approccio radicalmente nuovo di fare e vivere la distillazione» spiegano i fondatori. L’idea è quella di sfidare il pensiero comune, che spesso insegue la massima resa alcolica, per riportare l'attenzione sulla qualità della materia prima. Una filosofia che si traduce in scelte precise: lunghe fermentazioni, l'utilizzo di orzi coltivati e maltati in Italia e di lieviti non convenzionali, spesso provenienti dal mondo brassicolo, selezionati non per l'efficienza, ma per il contributo aromatico che possono donare al distillato finale.
Dietro agli alambicchi c'è un trio di competenze complementari. C'è l'approccio accademico e imprenditoriale di Benedetto Cannatelli, professore universitario che ha approfondito le tecniche della distillazione artigianale negli Stati Uniti. C'è la razionalità e l'esperienza manageriale di Stefano Zanetto, a cui spetta il compito di far quadrare i conti. E c'è il palato, la conoscenza enciclopedica della materia, di Marco Giannasso, una vita spesa tra degustazioni e corsi, fino a diventare responsabile di produzione della distilleria. A rafforzare l'impresa, la presenza alle spalle, come socio di minoranza con il 20%, di un gigante come Illva di Saronno.
Il frutto di questo lavoro è stato presentato lo scorso autunno con la prima release di Strada Ferrata. Un'edizione limitata di sole 301 bottiglie numerate, un biglietto da visita che racchiude l'essenza del progetto. Si tratta di un whisky single malt torbato, figlio di un'unica botte (single cask). Distillato l'11 febbraio 2021, è stato invecchiato per tre anni in un barile di rovere francese che aveva prima contenuto vino rosso e poi affinato birra. Una scelta che non è un vezzo, ma un ulteriore ponte con il mondo da cui tutto è cominciato. Imbottigliato a 52 gradi, senza filtrazione a freddo, si offre come un distillato che cerca l'eleganza e la creatività, senza tradire il carattere della materia prima, con uno spunto torbato deciso ma non invadente.

«L’obiettivo è arrivare al 2028 con i primi imbottigliamenti continuativi, su tre linee, per i tre tipi di malto che utilizziamo: il malto Monaco, quello torbato e quello affumicato con legno di faggio. Fino ad allora, sforneremo imbottigliamenti singoli» continuano i titolari, raccontando delle oltre 500 botti in cui il whisky sta affinando, con il giusto tempo di attesa, minimo tre anni, come da disciplinare.
In un panorama nazionale ancora agli incunaboli, Strada Ferrata si inserisce tra i pionieri che stanno tracciando un percorso inedito. Un percorso che non cerca di imitare i grandi modelli scozzesi o giapponesi, ma di trovare un'identità propria, che parla di terroir lombardo, di sapienza birraia e di un approccio alla distillazione che è, prima di tutto, un atto di gusto. La strada è tracciata, e il viaggio è appena iniziato. E ci sarà l'opportunità di conoscerlo meglio a Golosaria Milano, dal 1° al 3 novembre, dove Strada Ferrata sarà presente con il suo stand.

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