La storia dell'azienda vinicola salentina Paolo Leo affonda le radici in cinque generazioni di viticoltori. L'attuale realtà produttiva, fondata nel 1989 da Paolo Leo e sua moglie Roberta a San Donaci (Brindisi), all'interno del Parco del Negroamaro, ha visto l'inizio dei primi imbottigliamenti. Oggi sono affiancati dai figli Nicola, Stefano, Francesco, e Alessandro.
L'azienda, che vanta 80 ettari di vigneti e una produzione di sei milioni di bottiglie, pone come principio cardine la valorizzazione dei vitigni autoctoni in purezza. Cantine Paolo Leo si è espansa con l'acquisizione della cantina di Monteparano (Taranto), nella zona del Primitivo di Manduria, e della storica cantina Candido. L'ultimo progetto innovativo è la cantina Sottomarina (33 metri di profondità) a Porto Cesareo, dove affina il nuovo Pas Dosè "Mormora", un blend di uve verdeca e maresco.
L'azienda è certificata Equalitas dal 2021 e pubblica annualmente il bilancio di sostenibilità.
Paolo Massobrio ha iniziato la degustazione dei vini di Paolo Leo con i bianchi, tra i quali spiccano il Puglia Fiano "Cala Luna" 2024, elegante e minerale, il Salento Chardonnay "Numen" 2024, con note di erbe officinali e vaniglia, e il Valle d'Itria Minutolo Bianco "Alture" 2024, che gioca sulla finezza e sentori di mandarino.
I rosati sono rappresentati dal Salento Malvasia Nera Rosè "Rosamora" 2024, speziato con un finale amaricante, e il Salento Negroamaro Rosè "Grècìa" 2024, dalle tinte rosa ciliegia e bella freschezza.
Tra i rossi si annoverano il Puglia Primitivo "Varietali" 2024, un Primitivo moderno, il Primitivo di Manduria "Passo del Cardinale” 2023, più tipico con note profonde di incenso e frutta rossa, e il sorprendente Salento Primitivo "Fiore di Vigna" 2021, dal profilo più rustico. Ma, secondo Massobrio, il vino capolavoro della cantina, nominato Top dei Top di Golosaria, è il Salento Malvasia Nera "Mora Mora" 2023, di cui dice: “Dal colore impenetrabile tendente al violaceo, al naso c’è la pulizia e la pienezza della frutta fresca e invitante. Il sorso sorprende: in bocca è un velluto, pieno, sugoso, con una speziatura che evoca quella già presente al naso”.
Completano la selezione il Negramaro 2022 e il Salice Salentino Riserva "Nerimatti" 2016, quest'ultimo intenso e con una vibrante acidità.
San Donaci (Br)
via Tuturano, 21
tel. 0831 635073
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