Terza sessione di assaggi ancora a Firenze, per dedicare l’attenzione al mondo del Chianti, al netto del Classico, e al Morellino di Scansano, presente con molte meno aziende rispetto agli anni precedenti. Ora, se dopo la degustazione del Chianti classico 2022 e 2021 qualche dubbio sulle annate recenti c’era, dico subito che la degustazione del Chianti Docg 2023 è stata una sorpresa. Lo sottolineo, perché nei giorni precedenti avevo colto nei dialoghi coi produttori preoccupazione per questo millesimo caratterizzato ancora una volta dalla siccità. Ma probabilmente l’esperienza del 2021 e di qualche annata ancora prima, ha fatto scuola, perché alcuni vini si sono dimostrati più che eccellenti.
Il Chianti dell’Azienda Agricola MARINI GIUSEPPE di Pistoia aveva un colore rubino molto trasparente; al naso ciliegia integra, per un sorso fresco e scattante ricco di tannini e fine. Mi ha sorpreso!
BADIA DI MORRONA non s’è smentita e con questo assaggio ha deciso di giocare il suo ruolo di leader nella zona tra Pisa e Volterra. Il 2023 ha colore rubino classico, note di rosa damascata e frutta dolce. In bocca è pieno, con tannini incisivi. Intrigante.
Dei sei campioni presentati e assaggiati, alla fine è emerso uno solo, degno di nota, ossia quello della cantina SAN GREGORIO di Chiusi (Si), che aveva colore rubino, note speziate animali fini e poi frutta. Ingresso morbido, e un ché di tostatura.
Fra i Chianti Colli Fiorentini 2022 ottimo quello di FATTORIE TORRE A CONA di Rignano sull'Arno (Fi). Ha colore rubino trasparente. Note di viola attraente e molto intensa. In bocca equilibrio lunghissimo, tannini integrati.
Fra i Chianti di Montespertoli 2022 si afferma quello della cantina MONTALBINO di Montespertoli (Fi). Colore rubino classico; al naso ti avvince con una nota di pelliccia in un colore rubino classico. Piacevole la finezza del sorso, finale amaricante.
Altri assaggi hanno riguardato il CHIANTI MONTESPERTOLI riserva 2021 dove la curiosità si è concentrata sui vini della cantina PODERE DELL’ANSELMO di Forconi Fabrizio di Montespertoli (Fi). Il suo “Ingannamatti” offre viola mammola erba bagnata e principio di incenso. In bocca i tannini cercano la loro integrazione. Notevole invece il “Terre di Bracciatica” che un naso speziato e molto fine. È equilibrato, diretto, piacevolissimo e davvero intrigante.
Riesce a dare sempre soddisfazione questa Doc del Chianti.
E sono 4 i campioni che mi hanno convinto.
Si parte con BORGO MACERETO, cantina di Dicomano (Fi). Ha colore porpora; naso disteso, fruttato e speziato. È pieno in bocca dove si avverte la speziatura del naso nel retrogusto.
Il campione di COLOGNOLE, cantina di Pontassieve (Fi) ha un naso unico, con note di anice. In bocca è ampio, fresco, equilibrato, e vira sul balsamico.
Due invece i campioni convincenti di VILLA TRAVIGNOLI, che è una cantina di Pelago (Fi). Ha note sottili di spezie animali. In bocca è ghiotto, piacevole nella sua freschezza, da un campione di botte Ottimo anche il Chianti di “Governo all’uso toscano”. Ha colore rubino concentrato. Naso speziato e animale. In bocca è pieno, con l’evidenza dei tannini che si comporranno in un vino di buon equilibrio e stoffa.
Di questa tipologia di vini tre i campioni che mi hanno convinto.
Il primo è ancora di COLOGNOLE con le sue note di pelliccia e spezie. In bocca ha una bella trana, fragrante, con tannini integrati ****+(+).
Quindi il CASTELLO DEL TREBBIO col il suo iconico superiore dal colore rubino classico; al naso senti la viola e la ciliegia che si rincorrono; in bocca avverti, da un campione di botte, tutta la potenzialità che potrà esprimere, ricco di freschezza e tannini.
Il Chianti superiore 2022 di FATTORIA DI POGGIOPIANO - GALARDI di Fiesole ha note di iris. In bocca una trama che già offre complessità e una freschezza finale.
Non si smentisce neppure quest’anno l’ottimo ALBERTO MOTTA di Grosseto. Il suo Morellino ha colore rubino pieno e un naso fruttato. In bocca la stessa pienezza, per una coerenza naso palato perfetta; croccante in fondo.
BRUNI di Fonteblanda (Gr) è un’altra nostra cantina del cuore che ci ha stupiti con il Top Hundred del 2019 che fu una grenache. Ma anche col Morellino ci sa fare, vista la finissima speziatura che poi apre a note floreali e fruttate. In bocca è piacevolmente pieno, fresco, minerale.