Nell’articolo pubblicato oggi su ilGusto.it Paolo Massobrio parla dell'esperienza di riscoperta dei vini dei Colli Euganei durante il Vinitaly, con un particolare focus sulla cantina di Giorgio Salvan. La famiglia Salvan, presente in queste terre da oltre un secolo, produce vini straordinari che sono spesso al vertice delle degustazioni della zona. La cantina, situata ai piedi del Castello del Catajo, si estende su venti ettari di vigneti e produce circa 30 mila bottiglie l'anno.
Giorgio Salvan, agronomo di lunga esperienza, insieme alla figlia Francesca, gestisce la tenuta. Ospitalità e originalità si uniscono nell'offerta di esperienze come il percorso "Sulle Vie d’Acqua dei Veneziani", che permette di raggiungere la cantina via barca. I vini descritti includono il "Summertime", uno spumante rosato da friularo in purezza con note di rosa al naso e in bocca; il Bagnoli "Turchetta" 2021 proveniente da uve pre-fillossera, un vino che Massobrio descrive come “antico e contadino”; il Merlot "Carromatto" 2020, “grande, grandissimo. In bocca è pieno, intenso, lungo” – dice Massobrio. E poi il Colli Euganei Merlot Riserva “L’anima del Pigozzo” 2019, caldo ed equilibrato e il Colli Euganei Cabernet Sauvignon “San Marco” 2018, che è sempre un bel bicchiere. Il top di gamma resta il Colli Euganei Rosso “Oltre Il Limite… e altro” 2019 da merlot (75%) e cabernet (25%): un vino di perfetto equilibrio e giusta acidità, di cui recentemente Massobrio ha degustato un campione del 2007 in magnum, scoprendolo piacevolmente integro.
La varietà e l'originalità delle etichette presentate rendono chiaro che Giorgio Salvan è un produttore da conoscere per gli amanti del vino e per chi desidera scoprire i tesori nascosti dei Colli Euganei.
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Due Carrare (Pd)
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