I Bologna, quando la cucina piemontese tocca vertici da commozione!

A Rocchetta Tanaro, dove con piatti, simpatia e vini, è vero gusto della vita

28.09.2020

Quando si arriva, appena si intravvede la luce che illumina l’ingresso, è subito buon umore, e che si sia in auto da soli o in compagnia, ci si trova a canticchiare “Il mio paese non è una sorpresa, son dieci vigne, sei case, una chiesa. Il mio paese non è una scoperta, ma il cielo è una coperta… sulla campagna stesa”. È la canzone, forse più famosa, del medico cantautore Paolo Frola, con i versi scritti insieme a Gianni Mura. Furono composti di getto, ai tavoli di quella Trattoria I Bologna, dove ogni volta, tornare, appunto, è gioia. Siete a Rocchetta Tanaro, paese che sta al vino, meglio, alla Barbera, come Roma all’Italia.
Se questo piccolo paese è diventato una capitale del gusto italiano, il merito è innanzitutto dei fratelli Bologna.  Di Giacomo, vignaiolo visionario, troppo presto volato tra gli angeli, che con le sue barbere, Monella, Bricco dell’Uccellone, Bricco della Bigotta e Ai suma, ha detto al mondo il valore del grande rosso piemontese. 

E di Carlo, oste illuminato e dal temperamento istrionico, che prese le redini della trattoria di famiglia, ne ha fatto, con la moglie Mariuccia, il figlio Beppe e la nuora Cristina, uno dei templi del mangiar bene internazionale.
Il nostro consiglio, una visita in cantina, ad assaggiare i grandi vini Braida, firmati oggi dai bravissimi Raffaella e Beppe, i figli di “Big Jack”. E poi, quando la fame si fa sentire, gambe sotto al tavolo da I Bologna, appunto. 
Caldo ed elegante l’ambiente, con una saletta più defilata, con i mattoni a vista, e una sala più grande, luminosa, con i tavoli ben distanziati, e dove il tovagliato candido e le mise en place curatissime fanno subito intuire il rigore con cui qui si lavora.
Con Carlo e Cristina – tra i tavoli, coppia di veri fuoriclasse, con la capacità unica di fermarsi con voi per una battuta, mai fuori luogo, e di portare allegria con la loro simpatia, ma nello stesso tempo di seguirvi in ogni particolare con professionalità rara – studiate il vostro percorso, pensando ai vini in abbinamento, pescando da una cantina dove si nascondono chicche senza eguali
Poi da un menu che è celebrazione somma della tradizione piemontese, proposta con tecnica e tocchi di sapiente creatività, via a tutta gola con gli antipasti (15 euro), tra cui toccherete il cielo con un dito con la carne cruda di fassona, il peperone con l’acciuga, la lingua con la salsa verde, il vitello tonnato, o l’uovo di cascina in cocotte. 
Tra i primi (17 euro), un piatto che sarà tra i più buoni della vostra vita, quegli agnolotti modellati a mano da Mariuccia, che son una poesia. Preparatevi, perché ne mangerete, e ne rimangerete, e non vi stupite, se vi troverete a fare il tris, irrorandoli di purpurea barbera! Ma non saranno certo da meno gnocchi e tagliatelle, fatti in casa, al ragù. 
Di secondo (18 euro) ossobuco di vitello o filetto di merluzzo con le verdure.
A chiudere, formaggi di una selezione unica, che vi regalerà assaggi di creazioni di casari sconosciuti, scoperti con incursioni sacrificando il giorno di riposo, o un ghiotto dessert (9) che potrà avere il gusto dello straordinario bonet o della mousse al caffè
Se non vi andrà di ripartire, ci sono le camere. Altrimenti, quando saranno le “meno venti”, l’orario atlantico rocchettese, uscendo, penserete già a quando tornare. E visto che tra qualche settimana sarà tempo di tartufo… È il gusto della vita!           

I Bologna

via Sardi, 4
Rocchetta Tanaro (At)
tel. 0141644600

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