Il Vermentino, un bianco di stoffa

Oggi su La Stampa Paolo Massobrio racconta la sua partecipazione al Premio per il miglior Vermentino a Diano Castello e le sue straordinarie scoperte

17.09.2020

Oggi su La Stampa Paolo Massobrio parla di Vermentino, dopo aver presieduto la giuria tecnica del Premio per il miglior Vermentino che si è tenuto a fine agosto a Diano Castello.

Tra i 78 campioni si è aggiudicato il primo premio il Vermentino dei Colli Apuani il “Massetano” 2019, dell’azienda L’Aurora di Francesco di Pietro Mosti di Massa Carrara. Così lo descrive Massobrio: "al naso note che ricordano i fiori, ma anche la frutta bianca matura. E poi in bocca quell’equilibrio speciale che è come un racconto scalare dove dapprima senti la morbida avvolgenza, poi la freschezza conferita dall’acidità e infine la sapidità".

Il secondo classificato, il Vermentino 2019 dell’azienda di Maria Donata Bianchi di Diano Arentino, ha vinto anche il secondo premio della giuria popolare.
Il terzo classificato è il Vermentino di Sardegna Su'orma dell’emergente cantina Su’entu di Sanluri (Su).
Hanno ottenuto la menzione speciale il Vermentino “Vigna Tuvaoes” di Giovanni Maria Cherchi di Usini e il Vermentino l’Oro d’Isée della Cantina Federici di Luni.

Per Paolo Massobrio è stato molto interessante partecipare a questa appassionata e avvincente degustazione tanto che, al suo rientro, ha voluto assaggiare la prima bottiglia di Vermentino presente nella sua cantina.

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