La bellissima fabbrica del cioccolato

Storia ultracentenaria quella di Giraudi fra Castellazzo Bormida e Alessandria

01.02.2024

Ero stato all’inaugurazione nel 2005, ma ogni volta tornare in questo posto ha il sapore della novità. Giacomino Boidi me lo presentò Giorgio Onesti, il più grande food scout che l’Italia abbia conosciuto. Ero appena arrivato ad Alessandria e proprio nella via c’era questo genio che lavorava con lo zio. Da allora tante occasioni di incontro e tanti assaggi. Ma andiamo con ordine.

La Pasticceria nasce nel 1907, quando Giovan Battista Giraudi apre la propria attività con un mulino e un forno per la panificazione. Nel frattempo il pasticciere Paolino Boidi, alla fine degli anni Cinquanta, rileva una pasticceria nel centro di Castellazzo Bormida. A partire dagli anni Sessanta Giraudi invece rileva un bar in corso Roma e inizia a dedicarsi alla cioccolateria. Arriviamo al 1982 con Giacomo Boidi protagonista, nipote di Giraudi cioccolatiere e di Boidi pasticciere, che diventa titolare della Pasticceria Giraudi. Da lì è un crescendo, che porta la bottega artigiana a diventare un’azienda più strutturata che si apre all’export, senza perdere però la sua artigianalità. Nel 2005 Giraudi inaugura l’attuale laboratorio nella zona artigianale di Castellazzo Bormida (si chiama Micarella la frazione), dotato di ampi spazi, con lavorazione a vista, spazio didattico e caffetteria con boutique del cioccolato. Un successo ormai consolidato che si fonda su tre elementi: artigianalità, innovazione e qualità. Qui trovate tutte le creazioni di Giacomo, a partire dai prodotti di punta con l’irresistibile Giacometta (una crema di gianduia con nocciole)
i Nugatelli (mattoncini ricoperti di cioccolato e ripieni di cremino e Nocciole Piemonte Igp), i Mandrugnin al liquore e i Nocciolini (sfere di cioccolato ripiene con una crema di Nocciola Piemonte Igp). E poi, i classici della cioccolateria piemontese, ovvero i cremini (Giraudi fa anche i Cremoni, da 200 e da 500 grammi) e i gianduiotti, in versione fondente e al latte, e i Gianduioni in formato maxi.
I dragèes che coniugano la migliore frutta secca con cioccolato finissimo al latte e fondente, ottimi, cha fanno coppia con la frutta candita ricoperta da uno strato di cioccolato
e infine la linea di pasticceria “capitanata” dagli amaretti e dai baci di dama, o meglio i Baciut, con farina di farro monococco Enkir® macinata a pietra.
Ma è nella linea delle praline che Giacomino esprime tutta la sua creatività, con accostamenti e ripieni originali, e nell’ideazione di nuove linee, come quella dei Petali di cioccolato o dei Napolitain, ai quali ha dato una nuova forma, perfetta per la degustazione e con un packaging colorato e accattivante.

In occasione di San Valentino Giraudi realizza dei prodotti ad hoc come i Cuori, una selezione di cioccolatini contenuti in una lussuosa scatola; i Petali ai diversi sapori e, una golosa novità, i Messaggi dal cuore: un cuore di cioccolato fondente con all’interno un ripieno di cremino con granella di nocciola.
Se passate vicino all’uscita di Alessandria Sud vale la pena fare una piccola deviazione per farsi un regalo cioccolatoso o fermarsi per una colazione da 10 e lode. Da provare i croissant con la Giacometta; le brioche di Pintaudi e del maestro pasticciere Lucca Cantarin, magari con il Giacometto, una dolce bevanda simile al famoso bicerin torinese.

E la storia continua (ho assaggiato gli ometti di cioccolato, per portarmi avanti e i suoi gianduiotti spaziali), con la proclamazione di quest’anno, sul palco di Golosaria a Milano fra i 100 CAMPIONI del Golosario, che ha compiuto 25 edizioni.

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