Olianas

19.12.2023
Wine Tour
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Testo Wine Tour
Tenuta Olianas nasce all’alba del nuovo millennio dal progetto dell’enologo toscano Stefano Casadei e della Famiglia Olianas di Gergei, un piccolo paese del Sarcidano a 60 km da Cagliari e 7 Km da Barumini. Siamo nel cuore della Sardegna più autentica – tra Campidano, Marmilla e Barbagia –, una terra dove la natura incontaminata ha sempre lasciato spazio ai vigneti, dei veri e propri giardini ampelografici con le varietà autoctone a dominare la scena. Da subito il progetto fu chiaro: produrre vini da soli vitigni autoctoni nel rispetto dell’ambiente, del territorio e delle persone che lo abitano. Una viticoltura che fa propri i dettami dell’agricoltura biologica e biodinamica (l’azienda è certificata Demeter), condotta attraverso la filosofia BioIntegrale che, nel proprio decalogo, prevede l’integrazione nei vigneti tra uomo e animale riducendo al minimo gli interventi meccanici, l’utilizzo di sola manodopera locale, la conservazione della biodiversità presente. Le Anfore di terracotta, poi, sono lo strumento prediletto per la caratterizzazione dei vini. Tra i filari di cannonau, vermentino, tintillu, nasco, bovale e carignano si snodano le storie di Olianas, storie di Sardegna. Da questi racconti, da questi vitigni, nascono i vini Olianas: vini che parlano sardo.|Servizi: - sala congressi (50 posti) - animali di piccola taglia ammessi
CAP
08030
Regione
SARDEGNA
Comune
Gergei
Indirizzo
loc. Porruddu
Telefono
3442369837
E-mail
info@olianas.it
Website
http://www.olianas.it
Simboli
top hundred,wine tour,ristorowine
Cannonau di Sardegna - Cannonau di Sardegna 'Le Anfore di Elena Casadei' - Cannonau di Sardegna Riserva - Vermentino di Sardegna - Isola dei Nuraghi 'Perdixi' (bovale, carignano) - Isola dei Nuraghi Anfora 'Malvasco' (malvasia, nasco)|TOP HUNDRED Isola dei Nuraghi 'Migiu' (semidano di Sardegna)

Clicca qui per leggere l’articolo di Paolo Massobrio uscito su La Stampa nel 2017||Clicca qui per leggere l’articolo nella pagina Facebook I Vini del Golosario||Clicca qui per leggere l’articolo nella pagina Facebook I Vini del Golosario
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