Nuove aperture, cambi chef e tradizione in cucina a Casale Monferrato

Le nostre visite in occasione di Golosaria tra i castelli del Monferrato

15.09.2022

A Casale Monferrato è tempo di nuove aperture e di nuove regie in cucina. E noi, in occasione del weekend di Golosaria Monferrato, abbiamo colto l’occasione per tastarli immediatamente.

E in particolare, il nuovo Radice Osteria Contemporanea e Accademia Ristorante, dove invece c’è stato un cambio di regia in cucina. Ma anche il ristorante Amarotto, che domenica sarà al centro di una sorpresa nel castello di Casale Monferrato.

Il primo, Radice, è un locale di design nel centro storico di Casale Monferrato con due ampie sale interrate che propongono un mix di elementi d’arredo moderni e altri, invece, antichi. Una sala, infatti, è più classica e raccolta con i bei soffitti antichi a volte con mattoni a vista ed eleganti tavoli e sedie di colore bianco (non ci sono però le tovaglie);

l’altra, più “easy” e “green” è caratterizzata da una grande raffigurazione di un sottobosco a tappezzare tutte le pareti - da qui il nome Radice - mentre il soffitto è costituito da un reticolo ligneo.
Lo chef, Nicolò Guaschino, abbiamo avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo nella conduzione del “Gubistrock” - che fa parte sempre della medesima proprietà -, dove oggi vengono proposte pizze gourmet a lunga lievitazione e un intero menu di tapas (che riproduce piatti tipici piemontesi e non). In sala, cordiale e professionale il servizio della giovane Letizia. Qui, si predilige proporre il percorso di degustazione dello chef declinato in 3 menu differenti: uno da 40 euro e 3 portate più il dessert che interpreta la sua visione della cucina piemontese; uno da 50 euro con 4 portate più il dessert, ispirato alla creatività, e infine quello “puro” dello chef a 65 euro con 6 portate più il dessert.
Alla carta, invece, la scelta potrà ricadere su due piatti per ogni portata: in occasione della nostra visita, ecco battuta di diaframma, olio alla brace, scalogno e salsa al midollo (€ 14)
in alternativa a Uovo morbido, spuma di patate e porri affumicati, vino rosso e cotenna di maiale croccante (€ 13).
Tra i primi, plin di gallina rifiniti al fondo bruno, foie gras, creste di gallo e latte di bufala (€ 16) oppure spaghetto, succo di peperone alla brace, alici marinate, limone sotto sale e dragoncello (€ 14).
A seguire, guancia di manzo glassata, maionese alle nocciole, tarassaco e terrina di patate (€ 18), e merluzzo in foglia di bieta, salsa rovigote, soffice di finocchio (€ 20).
A chiudere, gianduja nocciole e frutti rossi (€ 9) e Finto cocco, cuore al passion fruit e coriandolo, mousse al cocco, gelato al mango (€ 10). Ma c’è anche il menu business a pranzo dal lunedì al venerdì a 15 euro.

Radice Osteria Contemporanea

via Alberto Piccaroli, 7
tel. 0142 230941

Nelle eleganti sale di palazzo Gozzani Treville che ospita il Ristorante Accademia, anch’esso nel centro di Casale, registriamo il cambio di regia in cucina e il nuovo menu firmato dal nuovo chef di vaglia Giorgio Cantarella, affiancato da una giovane brigata. L’accoglienza in sala è come sempre affidata al bravo Nicola Mecca, l’istrionico patron che sarà lieto di introdurvi alla selezione della cantina, che spazia tra Monferrato, bollicine italiane e numerosi champagne di piccole maison d’Oltralpe.

Da sinistra il patron Nicola Mecca e lo chef Giorgio Cantarella Il nuovo percorso ci ha subito convinti con la proposta di piatti come il nostro vitello tonnato a lenta cottura (€ 12), di rara delicatezza,
l’ottimo brandacujun e ristretto al pompelmo rosa (€ 14)
al pari di uno squisito tonno di coniglio con verdure senapate e guanciale croccante (€ 16).
Tra i primi, molto buoni i maltagliati con ragù di coniglio e umami di verdure (€ 15), così come il Gran Plin con burro salato di Fiandino e timo (€ 13); completano la proposta i tajarin 30 tuorli con pesto di zucchine e pomodorini scottati e acciughe e il risotto di pomodoro di Paglione con olive e feta.

Tra i secondi, ecco il saporito ed equilibrato filetto di spalla di vitello con salsa bernese al coriandolo e chips aromatizzate al peperone crusco della Basilicata, in alternativa a alla guancia di vitello “alla nostra maniera” con vellutata di finocchio e mela verde (€ 18), e corretto polpo spadellato con crema di pomodorini gialli di Paglione e oliva taggiasca (€ 22).
Tra i dolci (€ 7), imperdibile il "Bonet e Bonetto”, ovvero due versioni del celebre dolce piemontese; in carta, ecco anche cheese cake con albicocca al gin, e semifreddo al mojito.

Accademia Ristorante

Via Goffredo Mameli, 29
tel. 0142 452269

C’è invece tradizione dopo tanti lustri di mestiere, nella cucina dell’Amarotto, in centro Casale, dove Lorenzina in cucina con le figlie Elisa e Pamela porta avanti una cucina monferrina con inclinazioni emiliane (le sue paste sono speciali, essendo di origini ferraresi). Insieme al marito Piero Amarotto che domenica nel castello di Casale presenta il libro “il gusto per la vita, una vita per il gusto”, la sua biografia raccolta da Roberto Tentoni (bellissima).

Si parte con la battuta di fassona, ma anche il peperone di Carmagnola con la salsa estiva, il girello tonnato, la bavarese di verdure insieme alla salsa di pomodoro.
Imperdibili i friciulin vert;
quindi gli agnolotti al sugo d’arrosto o gli gnocchi con crema di toma, prima del classico coniglio con patate, trippa alla monferrina oppure la rolatina di faraona con caponata.
Noi abbiamo ceduto anche ai funghi, serviti sui tajarin e impanati
prima della mousse di zabaione coi krumiri o del bonet e delle fantastiche pesche ripiene. Evviva!

Osteria Amarotto

Via Cavour, 53
tel. 0142 781281

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