All'Antica Locanda di Noci

Per gustare i piatti della vera cucina pugliese di terra accompagnati da vini locali scelti con competenza

09.06.2017

Che bello girovagare per la Puglia tra i castelli che i Normanni, gli Svevi e gli Angioini conquistarono, abbellirono, abitarono e dove con duelli affascinanti si contrapposero (vi ricordate della disfida di Barletta e di Ettore Fieramosca?). Che bello ritirarsi in preghiera nelle bellissime chiese romaniche o gotiche o bizantine che impreziosiscono le città piccole o grandi di quella regione; che piacevole sensazione ti permea ammirando le splendide insenature marine che attraversano le coste pugliesi. Ma oggi in Puglia non è solo la natura ad ammaliare: cibi e vini rappresentano una tentazione e una scoperta sempre nuova e appagante.

Ed eccoci in un ristorante schiettamente pugliese con un rispetto della tradizione e della cultura contadina che ci ha conquistato. Il locale interessato è All’Antica Locanda (via Spirito Santo, 49 - tel. 080 4972460 - http://www.pasqualefatalino.it) di Noci (Ba), circa 40 km da Bari e a pochi chilometri dalla rinomata Castellana Grotte, in una zona ricca di uliveti e di coltivazioni agroalimentari. In quel locale noi (un gruppetto di 4 gitanti) abbiamo gustato i piatti genuini della tradizione pugliese popolare ben interpretati e sapientemente accompagnati da vini locali scelti con competenza con un occhio al rapporto qualità/prezzo.

Il menu contiene principalmente piatti di terra e comprende una scelta tra 4-5 antipasti, altrettanti scelte per i primi, i secondi e i dolci, con prezzi variabili dagli 8 ai 14 euro e un costo complessivo per un pranzo completo tra i 30 e 35 euro; i vini poi hanno ricarichi onestissimi.

Noi abbiamo optato per l’antipasto della casa ed è stato un susseguirsi di portate come olive locali, funghi cardoncelli, crema di patate di Polignano, verdure crude fragranti (una sorpresa la fantastica carota di Polignano), lampascioni fritti, polpettine di gallina e altro ancora, un quasi pasto completo. Tra i primi ci siamo fatti tentare dalle strascinate al sugo di pomodoro e caciocavallo podolico e dalla indigena e storica fava e cicoria. Tra i secondi abbiamo preferito l’agnello in casseruola veramente delizioso. I dolci finali prediligono i tipici dolcetti misti della tradizione locale.

Lo chef e patron Pasquale Fatalino e il suo staff competente e solerte ci hanno accompagnati durante la serata con tale gentilezza e bonomia che alla fine ci siamo sentiti completamente appagati come dopo una bella cena in casa di amici. Infine sempre Pasquale, prima di accompagnarci all’uscita e salutarci, ci ha deliziato con i suoi liquori alle erbe e ancora ricordiamo un delizioso finocchio oltre all’alloro e altri estratti.

Un consiglio: se volete conoscere la vera cucina pugliese fatta con la purezza e la genuinità che si è tramandata nel tempo, se volete godere di quella cucina nella sua espressione qualitativa più rigorosa dovete passare in questo simpatico paesino in provincia di Bari.

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