Mos: un approccio culinario che unisce passato e futuro nel piatto

A Desenzano del Garda il locale di Stefano Zanini e Mattia Moro

09.04.2022

MoS è l’acronimo di Matteo e Stefano, i due giovani soci sotto i trent’anni, che dopo aver fatto esperienze importanti all’estero e in Italia (da Ducasse, a Salina, ma anche dagli Alajmo), hanno trovato posto sul porto di Desenzano.

Un locale accogliente e raccolto, con una quarantina di posti a sedere e col bel tempo un doppio dehors con una proposta che va dal lounge bar al ristorante vero e proprio.
In cucina c’è Stefano Zanini, che ha una propensione speciale per le acidità e le contaminazioni orientali, in sala Mattia Moro insieme con Letizia Scavello, di origini siciliane, e il nuovo sommelier, Simone Sirgiovanni, vero appassionato, che cura una carta dei vini non solo originale, ma decisamente nelle nostre corde. E siccome c’è un sommelier vero, anche la politica dei vini a bicchiere è gestita in modo saggio e generoso e noi, durante la nostra visita, siamo stati felici.
Ora, il locale è stato aperto nel maggio del 2021, ma è già conosciuto dagli aficionados a vedere il pieno di un giovedì sera. Lasci l’auto in uno dei posteggi nei pressi del porto e ti incammini a piedi in questo angolo di bellezza.
Si apre con due amuse bouche indicativi della filosofia dello chef: un velo di rapa autunnale conservata in acqua di porcini servita con marmellata di cachi, nespole e rosa canina; capuli con un condimento di liquirizia e cetriolo latto-fermentato, per finire con un goccio di Kombucha, che è una bevanda cinese che rinfresca.
Poi via con il friturin di lago e misticanza selvatica in saor, in abbondanza di erbe di stagione, davvero eccellente,
così come la cipolla imbottita in crosta di sale, caprino di malga, tartufo nero.
Cremosi saranno i casonsei di patata arrosto toma fiorita di malga, mallo di noce nera
ma anche quei paccheri serviti con un sugo di pomodoro concentrato dalla lunga cottura e ribes che esalta in maniera equilibrata le acidità.
Ai secondi ecco la specialità dell’anatra Barberie alla brace agretti alla senape, polenta mantecata
e poi una straordinaria pecora delle alture bergamasche, capulì rosso in agro, carpione.
Si chiude con il gelato di Malga con croccante e capunzi caramellati
e una generosa tarte Tatin.
Altri piatti nel menu: insalata di piselli, crema di riso bianco e uova di pesce; tortellini in brodetto di conchiglie della laguna; trota marmorea alpina, panure d'alga rossa, cedro e cimette di rapa; blanquette di vitellone fondente e bieta in concia di rafano.

La cucina è in previsione una corona radiosa, perché c’è molta tecnica e capacità di equilibrio. Per ora esordisce col faccino radioso, in attesa della prossima imminente prova in un’altra stagione. Bravissimi!

MoS Ristorante

Via Porto Vecchio, 28
Desenzano del Garda (BS)
tel. 030 9143339

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