Røst: il bistrò-ristò che celebra la sostanza e la memoria

La cucina d'ingegno di Piermaria Trischitta tra vegetali insoliti, tagli non banali e piatti autentici

26.11.2025

Un luogo significativo e ricco di personalità, in una città che non si ferma mai e dove spesso le nuove aperture durano qualche stagione per poi svanire nel nulla: non è questo il caso.

Røst apre i battenti proprio in concomitanza con la pandemia: un momento difficile, certo, ma capace di offrire alla compagine l’occasione per prendere decisioni ponderate e impostare strategie di valore.
Qui ci si definisce "di antica tendenza”. Che cosa vorrà dire? Scambiando qualche impressione con Piermaria Trischitta, l’uomo dei fuochi, si capisce che le linee guida della cucina seguono l’ispirazione, privilegiando l’insolito vegetale o il taglio di carne meno banale. Si inseguono l’ingegno e la stagione, offrendo gusto deciso al piatto ritrovato, mentre la carta dei vini introduce piccoli produttori accanto a talenti consolidati, in un continuo divenire.
Rost è un locale che può apparire teatrale, un po’ bistrò e un po’ ristò. Si può cenare al banco di fronte al barman oppure ai tavoli di marmo.
Leggendo il menu si scoprono ingredienti dimenticati, valorizzati da tecniche e accostamenti che sintetizzano la contemporaneità. I piatti sono belli, non solo da vedere: lo sono perché densi di sostanza, autentici, di quelli che si fanno amare da subito. Bravura nelle cotture, sapienza nelle preparazioni e capacità di elaborare accostamenti inediti connotano questa cucina.
Le proposte in carta sono tutte invitanti: piatti creati con pochi elementi essenziali, spesso poveri ma simbolici e veri convettori di memoria. Sono rielaborazioni che Piermaria forgia con poesia e tecnica, in un’espressione autentica. Un sommelier attento e garbato ci guida tra le gioie del bere con domande precise.
Subito arriva Porro, acciughe e mayo (vedi foto sopra): cottura lenta e delicata del vegetale che, con il ristretto del suo brodo, diventa fondente. La maionese spinge, l’acciuga chiede ancora un soffio di dolcezza vegetale. A seguire, Lattuga scottata e laccata con olio aromatico speziato, pinoli saltati e olive infornate,
mentre attendiamo un fuori menu: Collare di ricciola al forno con salsa tzatziki e insalata. Qui la polpa morbida, coperta da pelle croccante, si fonde con un sugo dolce e iodato, ricco di collagene. Con le foglie di lattuga si raccoglie la salsa greca insieme a qualche pezzo di ricciola, per una serie di bocconi indimenticabili.
Gli spazi, seppur raccolti, dialogano alla perfezione con un’atmosfera coerente con la cucina. Mi sorprende anche il dolce: Torta di riso, crema di latte. Nulla è più eterno della semplicità, nulla più contemporaneo della bontà. Questo dessert suggella la cena e fissa nel taccuino un posto del cuore.
Si consiglia la prenotazione. Prezzi in linea con le aspettative.
(data della visita: 02/11/2025)

RØST

via Melzo, 3
Milano
tel. 3440538044

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