Tarassaco rinforzato

Per la ricetta della sera, un piatto unico di Don Sandro Luparia

16.03.2020

Ma chi di voi rinuncia al tarassaco? Siamo nel pieno della raccolta di questa erba tenera e spontanea, che cresce nei prati coi suoi rosoni che vengono chiamati denti di cane o del leone. E don Sandro Luparia non se li è fatti scappare, essendo un campione dei piatti a base di erbe e fiori che ogni anno ci descrive sul nostro libro Adesso, 365 giorni da vivere con gusto.
E qui l’abbinamento ideale è con un solo vino: il Cortese, vino bianco principe del Monferrato (e dell’Obertenga).

Tarassaco rinforzato  

di Don Sandro Luparia, parroco di Balzola (Al)
È un piatto Quaresimale, tempo di digiuno purificazione e preghiera.

Ingredienti
piante di tarassaco
1 spicchio d'aglio
1 filetto di acciuga
1 noce di burro 
olio extravergine q.b.
1 uovo sodo
3 noci 3 arachidi 3 mandorle
un po' di peperoncino
1 pugno di Parmigiano
uvetta sultanina sale olio q.b.


Preparazione
Fate una passeggiata in giardino o in campagna aprendo gli occhi e ringraziando Dio per i doni della natura e raccogliete il tarassaco. A casa pulite le piantine dividendo le foglie interne dalle altre lavandole bene. Le foglie interne mettetele a bagno in acqua e ghiaccio e servitele condite con olio o maionese al limone con foglia di melissa e mentuccia con yogurt con l'aggiunta di noci, arachidi e mandorle. Le foglie esterne mettetele in una casseruola e fatele bollire per 5 minuti Poi cambiate l'acqua e ribollite per altri 3 minuti. Scolatele e passatele in padella con aglio, peperoncino e una noce di burro. Passate alla piastra il pane e impiattate versando sopra il tarassaco cotto con un uovo sodo e una spruzzata di parmigiano.
È un piatto unico povero e depurativo.

 

X

Cookie Policy

This page uses third-party cookies to offer personalized content