La Notizia

18.11.2022

Via libera alla carne sintetica: l’Authority alimentare degli Usa autorizza la finta carne prodotta nei bioreattori, ma in Italia si scatena la polemica. Tra i primi a scendere in campo contro i “cibi Frankenstein” per cui sono già stati investiti 25 miliardi, ci sono Coldiretti e Filiera Italia, secondo cui questa decisione crea un precedente grave, che mette a rischio tutto il made in Italy. (Libero) @ In questo scenario a prendere la parola è anche il neoministro Lollobrigida, subito intervenuto per confermare il secco “no” dell’Italia alla carne sintetica. “Garantisco che finché saremo al governo sulle tavole degli italiani non arriveranno mai cibi creati in laboratorio” ha dichiarato. (La Stampa) @ Birrifici lombardi verso il marchio comune. E’ stato approvato a larga maggioranza in Commissione Agricoltura il progetto di legge per la promozione della filiera “brassicolalombarda”. Il provvedimento si propone di tutelare e promuovere i birrifici artigianali che operano sul territorio anche attraverso l’istituzione di un marchio collettivo. Sarà compito della Giunta regionale stanziare prossimamente le risorse adeguate al raggiungimento degli obiettivi di legge. (Il Giornale) @ Di birra si parla anche sul Venerdì di Repubblica, che segnala come il settore, che in Italia conta oltre mille aziende artigianali con consumi ed esportazioni in crescita, stia fortemente risentendo degli aumenti dei costi, oltre che dei cambiamenti climatici che nel 2022 hanno tagliato di un terzo il raccolto del malto. Difficoltà che hanno spinto il settore a chiedere almeno che venga stabilizzato il taglio delle accise. @ Seta, cotone e lana a chilometro zero per riportare in vita le antiche filiere. E’ il modello scelto da Gucci, la celebre casa di moda che a partire dal prossimo anno abbraccerà un progetto di agricoltura rigenerativa per la produzione di materie prime da inserire nelle sue collezioni. Una filiera completa che, dal momento della semina e fino alla creazione del tessuto, consentirà di ottenere livelli sempre più alti di tracciabilità. L’approfondimento di Emily Capozucca su Sette del Corriere della Sera.

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