Su Avvenire di oggi Paolo Massobrio riflette sul ruolo delle idee nella vita di ciascun individuo e porta in esempio due storie: la prima è quella di Giovanni Battista Maccagno, mancato a 98 anni, contadino autentico e personaggio d’altri tempi che viveva nella certezza di dare e ricevere: nella terra, nella vita e nel rapporto col Signore.
La seconda è invece la storia di un conoscente di lunga data, morto di Covid nell’idea che il vaccino fosse un male. “Ma può un’idea, una teoria che evidentemente cozza con i dati che emergono dalla realtà che è sotto gli occhi di tutti - scrive Massobrio - prevalere sulla vita stessa, fino ad annientarla? E per cosa?”.
Il suo appello è dunque rivolto al giudizio, affinché non sparisca mai nella vita. Quello che nella Chiesa si chiama “correzione fraterna” e che dev’essere esercitato da curati, amici, fratelli e famigliari, anche a costo di urtare qualcuno e le sue convinzioni più radicate.
Perché “Dare e ricevere è ben diverso da ignorare e registrare…l’epilogo tragico degli eventi”.
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