Italiani sempre più connessi; la salumeria delle donne

20.10.2020

Italiani sempre più connessi. E’ quanto emerso nel terzo rapporto Auditel-Censis sui consumi digitali post lockdown, che ha illustrato nel dettaglio tutte le trasformazioni della società italiana dopo l’isolamento domestico di marzo aprile. Secondo l’indagine, se a febbraio c’era già l’85,3% dei nuclei famigliari con un collegamento al web e il 55% con una connessione in banda larga, nel periodo immediatamente successivo, la percentuale è cresciuta rispettivamente all’88,4% e al 56%. Adesso 42,2 milioni di italiani si connettono alla rete tutti i giorni (+4,4% rispetto a prima del lockdown); 19,2 milioni di connettono attraverso più dispositivi, con 14,5 milioni di cittadini che lo fanno ogni giorno attraverso un pc portatile (+47,5% rispetto al pre-lockdown), 6,4 milioni attraverso un tablet (+23%) e 5,1 milioni con un pc fisso (+23,4%). E 6 milioni di famiglie accedono in rete solo attraverso lo smartphone. (Italia Oggi) @ La Ue alla guerra degli hamburger. Nei prossimi giorni la Plenaria dell’Europarlamento voterà alcuni emendamenti specifici per stabilire se riservare il nome hamburger (ma anche salame, mortadella e salsiccia) ai soli prodotti a base di carne, vietandone l’uso per gli alimenti a base vegetale, ad oggi ancora possibile. Il pronunciamento della plenaria in materia è atteso per domani. Intanto, l’eurodeputato leghista Angelo Ciocca ha lanciato un allarme sostenendo che “Dopo gli insetti, l’Ue vuole farci mangiare carne finta". (QN) @ L’alga spirulina per l’alimentazione in Africa. E’ questo il progetto presentato dall’istituto Buonarroti di Pisa premiato in via telematica alla quarta edizione del concorso “Mad for Science” organizzato da DiaSorin. Il secondo premio è stato invece assegnato al liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Trento, grazie a un progetto che ha analizzato le relazioni tra microrganismi del suolo e le piante di mirtillo. (Corriere della Sera) @ Su #Buonenotizie del Corriere della Sera è poi tutta da leggere la storia della salumeria delle donne: un’impresa comune tra 6 ragazze di due famiglie che non si sono arrese neppure durante il lockdown.

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