I vini della 14^ degustazione

L'ultima degustazione prima delle vacanze e dell'annuncio dei Top Hundred di Golosaria

31.07.2025

Con la nostra degustazione di fine luglio, ci prendiamo una breve pausa, dacché saremo nuovamente col bicchiere in mano, nei nostri uffici, il 25 agosto. Nel frattempo non mancheranno assaggi diretti in cantina e altre degustazioni avvincenti. Ma intanto godiamoci questo excursus, in attesa di quel 15 settembre dove, come ogni anno, saranno annunciati ufficialmente i Top Hundred di Golosaria, che saliranno sul podio.

HIC ET NUNC - VIGNALE MONFERRATO (AL)

A Vignale Monferrato, in località Mongetto, fa capolino tra le vigne un’avanguardistica cantina “trasparente”, perfettamente integrata nel contesto paesaggistico. Rappresenta l’espressione della volontà di investire in questo territorio attraverso un racconto progettuale che unisce vigna, vinificazione, ricettività di qualità ed enoturismo, voluto dalla famiglia Rosolen, imprenditori bergamaschi, che nel 2012 acquista 100 ettari di terreni e inizia un lento lavoro di recupero a 360° valorizzato, ora, anche dalla consulenza dell’enologo Donato Lanati. La sua competenza nell’ambito della spumantistica si coglie perfettamente assaggiando il Metodo Classico pas dosé “Monbullae” (barbera e cortese). Si presenta con un colore paglierino brillante e un naso elegante di foglia bagnata, noce e crema pasticcera, che si ritrova anche in bocca. Ha corpo, freschezza equilibrata e una piacevole cremosità tutto sostenuto da una bella spada acida. Il Monferrato Casalese Cortese “Monolite” 2022 ha un colore oro e un naso delicato e speziato, con note di frutta che ritornano a lungo in bocca, dove si apprezzano pienezza e mineralità. È la conferma di un grande bianco che abbiamo già avuto modo di premiare come Top Hundred nel 2019. Il Bianco “Felem” 2022, frutto di uve baratuciat, ha un colore oro antico molto intenso e un naso persistente di pera, smalto e rosmarino. In bocca è pieno, tannico con una bella chiusura secca.

Passando ai rossi, applausi per il Grignolino del Monferrato Casalese “AltroMondo” 2023, un’interpretazione di questo vino sicuramente contemporanea: si presenta con un colore rubino con unghia aranciata e un naso di piccoli frutti. In bocca è tannico, immediato e fresco. Infine merita l’assaggio anche il Monferrato Nebbiolo “Mondano” 2022, dal colore rubino con unghia aranciata, ha un naso pregnante di mirtillo e liquirizia e in bocca è tannico e avvolgente. Una delle espressioni meglio riuscite di Nebbiolo del Monferrato. Infine la Barbera del Monferrato Superiore “Monumento” 2020, di colore rubino intenso, impenetrabile, al naso è intenso con sentori di prugna accompagnato da una nota verde. In bocca è strutturato, di buona acidità con una leggera nota tannica ancora verde.

IL CANARONE – TORINO

Il nome completo è Canarone - Claudio Marchisio Wine perché il progetto enoico fa capo al campione della Juventus e della nazionale che con Chieri e le sue colline ha un legame antico. Oggi la sua gamma è interessante soprattutto per quanto riguarda la Collina Torinese Barbera 2023. Questa etichetta ha un colore rubino impenetrabile, un naso fruttato e pieno con una nota ammandorlata, molto tipica. In bocca è vellutata e sugosa allo stesso tempo e spinge l’assaggio. Una bella Barbera da una zona non certo delle più blasonate eppure autentica. Il Vino Spumante Rosato brut “Talia”, nebbiolo in purezza, ha un colore corallo e un naso di rosa con una nota verde; in bocca è pieno, ammiccante grazie al finale leggermente abboccato. Il Vino Rosato “Baruss”, blend di nebbiolo e freisa, si presenta con un colore buccia di cipolla e un naso fine di pesca bianca, per un bicchiere che guarda sicuramente all’estate e all’aperitivo. Bravi!

Massimo Rivetti – Neive (Cn)

Di questa cantina di Neive, siamo rimasti colpiti innanzitutto dall’Alta Langa extrabrut 2021 Ha colore paglierino, e bollicine molto fini (finissime diremmo) e persistenti. Al naso note verdi, con erbe aromatiche, maggiorana, tè verde, mentuccia, insomma un bouquet balsamico e orignale, dove il sottofondo è di crema pasticciera. In bocca è pieno, rotondo, con il frutto che ruota, mostrando coerenza naso-palato. Colpisce il lime che affiora con persistenza e la sapidità spiccata. Decisamente ottimo anche il Barbaresco 2022 dal colore rubino trasparente, leggermente speziato, con chiodi di garofano, pepe nero, finocchietto. Eccellente il Barbaresco “Froi” 2022 dal colore rubino con qualche indizio di riflesso aranciato. Al naso senti grafite, inchiostro, pepe, spezie, cannella, anice, con un che’ balsamico. In bocca è rotondo, fresco. Di un passo ancora superiore è infine il Barbaresco “Serraboella” riserva 2020. Ha colore rubino con riflessi arancio; al naso, incenso, gomma, scorza di arancia amara, caffè. In bocca è pieno, elegante e fresco. Gran bella cantina!!!

Broccardo – Monforte d’Alba (Cn)

Questa cantina di Monforte d’Alba, è una di quelle della nostra predilezione salita agli onori di Golosaria nell’edizione 2024 con il Barolo “San Giovanni” 2020. Oggi abbiamo assaggiato, con sorpresa, anche la Barbera d’Alba “La Martinella” 2023. Colore porpora con riflessi violacei; al naso melograno, ribes, ti dà l’idea dell’acidità della Barbera. E in fatti è buona, fresca, acidula e caratteristica. Il Langhe Nebbiolo 2023 ha un colore coerente (rubino scarico e trasparente) e consistente. Al naso senti i piccoli frutti, e l’amarena prevale. È sbilanciato sull’acidità, giustamente tannico. Superbo senza se e senza ma il Barolo “Pajagallo” 2021: ampio, fresco, con la marasca tipica e un bouquet complesso. In bocca è molto equilibrato con le sue vibranti note verdi e profonde. Uno dei più gradi Barolo della nostra predilezione E, infine, il Barolo “I Tre Pais” 2021 dove al naso senti un pepe sontuoso e le spezie tipiche di questo vino che evoca la viola e la liquirizia. In bocca è ghiotto, di piacevole beva, diremmo contemporaneo.

TENUTA LA VIGNA - CAPRIANO DEL COLLE (BS)

È Anna Botti l'anima di questa cantina, che ha portato al successo valorizzando una proprietà della sua famiglia sin dal 1870, dimostrando grande capacità e lungimiranza nel gestire i vigneti, scegliendo soluzioni innovative e consapevoli capaci di favorire la più completa espressione di questa Doc. I vigneti (dove crescono marzemino, sangiovese, merlot, trebbiano e chardonnay) si sviluppano su 8 ettari e i vini sono piena espressione del territorio di Capriano del Colle. Tra i vini, hanno carattere i rossi, accanto al Torrazza, bianco che è trebbiano in purezza, ma è un grande spumante italiano il Blanc de Blanc “Anna Botti” già nostro Top Hundred 2017.
In questa tornata invece andiamo ad assaggiare lo Spumante Metodo Classico Brut Nature “Ugo Botti”: ha un colore oro e un naso importante di erba bagnata. In bocca è gradevole, equilibrato e speziato.

Molto interessante il Capriano del Colle Bianco “Torrazza” 2024, turbiana in purezza, ha un colore paglierino chiaro, un naso di erba tagliata, citrino e una nota animale. In bocca è pieno, intenso, molto equilibrato, con un’acidità lunga e un sorso vellutato. Il Capriano del Colle Bianco Superiore “Bruma” 2021, anche questo turbiana in purezza, ne rappresenta l’evoluzione in un naso più speziato di polvere da sparo e un sorso rotondo e morbido.
Una cantina capace di fare grandi cose come dimostra anche con i rossi: il Capriano del Colle Marzemino “Lamettino” 2023, dal colore porpora, ha un naso molto elegante di ciliegia, invitante e fresco. Infine, il Capriano del Colle Riserva Rosso “Montebruciato” 2021, frutto di marzemino, merlot e sangiovese presenta un naso intenso e sugoso di mora e pelle, e in bocca è pieno, intenso. Un vino regale, che ci conferma quanto questa zona sia un concentrato di grandi vini e ottime aziende: San Michele, presenza storica di Golosaria, Lazzari, che fu Top dei Top dei rossi nel 2018 e altre ancora.

CA' ROVERE - ALONTE (VI)

Cà Rovere è un’azienda a conduzione familiare, nata da Bruno Biasin che quarant’anni fa ha piantato i primi vitigni di chardonnay e garganega intuendo le potenzialità nella spumantizzazione di questo terreno ricco di pietra calcarea. Bruno ha saputo trasmettere il suo entusiasmo per la viticoltura fino a coinvolgere oggi la terza generazione della famiglia che ha proseguito sempre sulla strada degli spumanti. E ad assaggiarli non possiamo che complimentarci con loro.
Il Metodo Classico Chardonnay e Garganega brut Millesimato 2019 ha un colore oro e note di fiori bianchi e crosta di pane. In bocca si sente il fiore, è sapido, avvolgente ed equilibrato. Il Metodo Classico Chardonnay Brut Millesimato 2019 ha un naso più morbido e minerale, con sentori di biancospino. In bocca è più morbido, con una bolla meno pungente e un’acidità perfettamente integrata. Il Metodo Classico Chardonnay e Garganega Brut Millesimato 2018 è leggermente speziato e avvolgente in bocca. Un bicchiere sicuramente più maturo.

TOLAINI - CASTELNUOVO BERARDENGA (SI)

Dopo 45 anni trascorsi in Nord America, Pier Luigi Tolaini ha realizzato il suo sogno di diventare produttore di vino, fondando la sua cantina alla fine degli anni Novanta. Ha scelto Castelnuovo Berardenga, nel cuore del Chianti Classico, come location ideale per la sua azienda, individuando nei poderi di Montebello e San Giovanni le condizioni perfette per la viticoltura. La tenuta si estende su circa 108 ettari, di cui 50 dedicati alla coltivazione della vite, seguendo principi di agricoltura sostenibile e rispetto per la biodiversità.
Il Chianti Classico “Vallenuova” in primis, risultato uno dei migliori Chianti della stagione passata e in assoluto uno dei migliori assaggi del 2024 (nostro Top Hundred) con una bottiglia della vendemmia 2022, ma anche il Toscana "Picconero" (merlot in purezza), il "Valdisanti" (sangiovese, cabernet sauvignon e cabernet franc) e il "Montebello" (sangiovese, merlot e cabernet sauvignon). Nell’ultima degustazione a spiccare è stato però il Toscana Rosso Cabernet Sauvignon “Legit” 2021 che ha un colore rubino intenso, un naso vegetale, caldo, tannico e con un’acidità spiccata che ne favorisce la beva.

CESARINI SARTORI - GUALDO CATTANEO (PG)

Dinamica e giovane azienda agricola tutta al femminile che ha fatto della diversità il suo punto di forza. Chiara e Alice Cesarini hanno deciso, dopo esperienze di studio e di lavoro in Italia e all’estero, di tornare a casa per dedicarsi alla valorizzazione del vitigno autoctono del territorio: il sagrantino. Forti del progetto ingegneristico di papà Luciano, che ha progettato una cantina con tecnologie uniche, Chiara e Alice producono vini piacevoli, profumati, poveri di solfiti e di chimica di sintesi: accanto al Montefalco Sagrantino Docg e al Montefalco Rosso Doc spiccano le produzioni Igt, con il Rossobastardo (cabernet, merlot, sangiovese e altre uve atoctone) a far da bandiera a livello internazionale che si va a posizionare accanto al bianco e al rosato assaggiati nelle scorse tornate. L’Umbria Rosso “Rossobastardo” 2023 non ci delude mai: ha un colore rubino impenetrabile, un naso di crema di liquore Strega e amarena, e in bocca è tannico, caldo e sugoso. Il Montefalco Rosso “Terrebianche” 2022 rende onore alla sua fama: dal colore porpora, ha una bella frutta distesa e in bocca è pieno e con una buona acidità. Il Montefalco Rosso Riserva “Ripenere” 2020 ha un naso di cioccolato e tabacco, e in bocca è tannico, leggermente amaricante. Infine, il gioiello della cantina: il Montefalco Sagrantino “Villarode” 2020 ha un naso vinoso e profondo, con una nota di sottobosco e foglia bagnata. In bocca è un vino potente, caldo, strutturato. Un Sagrantino antico capace di passare i decenni.

TENIMENTI GRIECO - PORTOCANNONE (CB)

Fondata da Antonio Grieco, che porta avanti la tradizione di famiglia, l'azienda è gestita con il supporto di Emanuela Cecca, responsabile marketing e comunicazione, e dell'enologa Maria Concetta Raimondo. I vigneti si estendono a 150 metri sul livello del mare, sulla costa affacciata sul mare Adriatico e sono condotti secondo pratiche agronomiche rispettose della natura, con un occhio di riguardo alla sostenibilità. La Tintilia del Molise è il loro punto di forza e non è un caso che l'etichetta "200 metri" nel 2019 (con l'annata 2015) abbia meritato il Top Hundred. Lo abbiamo riassaggiato con l’annata 2024: ha un colore rubino, un naso di prugna leggermente speziata e una nota fumé che si sente sia al naso che in bocca, dove risulta molto fine. Almeno altri due rossi ci hanno conquistati: il Biferno Rosso “Bosco delle Guardie” 2023, da uve montepulciano e aglianico, che ha colore rubino, un naso caldo, speziato, di cuoio e pepe nero. In bocca è molto equilibrato, ha corpo, potenza e la speziatura rimane a lungo nel palato. Quindi il Molise Aglianico “Passo alle Tremiti” 2022: ha un colore rubino impenetrabile, un naso vulcanico e minerale, e in bocca è pieno, potente, sugoso e con un tannino ben distribuito. L’azienda coltiva anche vitigni internazionali come chardonnay da cui si produce il Terre degli Osci Chardonnay Matana. L’annata 2024, dal colore oro, ha note di sambuco, caramella, cannella e ribes. In bocca è pieno e carezzevole. O il Terre degli Osci Rosso “Triassi” 2022, da uve cabernet sauvignon e merlot con una punta di aglianco, ha naso ampio, complesso, con piacevoli note di talco e in bocca è caldo ed equilibrato.

CAPUTO 1890 - Teverola (Ce)

Fondata nel 1890, l’azienda affonda le radici in una lunga tradizione familiare, oggi portata avanti con passione e visione nel solco tracciato da Corrado Caputo che ha avuto la lungimiranza di credere fortemente nei vini del Vesuvio a cominciare dal troppo spesso bistrattato Asprinio. Farà invece ricredere i detrattori questo Asprinio di Aversa Fescina 2024 che ha un colore tendente all’oro, un naso fresco di lime e in bocca si sente la nota citrina che spicca come ci si aspetta da un asprinio. Il Terre del Volturno Pallagrello Bianco 2023 ha un naso ampio con profumi di limone, zenzero e mela, e in bocca ha classe, equilibrio e una spiccata acidità. Il Sannio Aglianico “Clanius” 2023, erede di quell’Aglianico che con l’annata 2002 conquistò vent’anni or sono il Top Hundred, si dimostra un grande bicchiere: ha un colore granato, un naso di frutta piena e liquirizia nera, e in bocca è elegante, fine e piacevolmente tannico. Il Terre del Volturno Pallagrello Nero 2023, dal colore rubino impenetrabile, al naso punta sulla liquirizia, mentre risulta decisamente tannico in bocca. Che vini intriganti!!!

CANTINE ORTALI - GALLUCCIO (CE)

Eravamo curiosi di assaggiare i vini di questa cantina - country house fondata da cinque amici che oggi possono contare sulla consulenza di uno dei più grandi enologi italiani: Fabio Mecca. Le vigne sono circondate dai boschi di Roccamonfina a Galluccio, sul confine tra Campania e Lazio. Questa volta la sfida è tutta in questa denominazione che scopriamo in due etichette.
Il Galluccio Bianco “Cavelle” 2024, da uve falanghina: ha un naso fresco, floreale ed elegante. In bocca il sorso è lieve e ben equilibrato, con l’acidità che si fa largo in un sorso morbido. Il Campania Aglianico “Campano” 2024 ha un colore rubino, un naso complesso di cuoio e polvere da sparo, e in bocca è elegante e fresco, con tannino ben integrato. Un Aglianico di grande eleganza dove la mano di Mecca si sente tutta.

BORGODANGELO - SANT’ANGELO ALL’ESCA (AV)

Situata sulla strada che porta a Taurasi, la cantina è frutto di un progetto imprenditoriale della famiglia Lo Priore che ha deciso di scommettere anzitutto sull’aglianico coltivato diffusamente negli undici ettari di vigneto a cui si sono presto affiancati i bianchi da fiano e greco selezionati da alcuni vocati appezzamenti. Il risultato è notevole: il Greco di Tufo 2024 ha un colore oro, un naso fine con zeste di limone e banana. In bocca è ampio, morbido, vellutato e con una invitante freschezza finale. Il Fiano di Avellino 2024 ha sentori di mandarino e miele, e in bocca è pieno, più consistente, con una bella sapidità e un’acidità molto equilibrata. L’Irpinia Rosato 2024, primo degli Aglianico assaggiati, ha un colore rubino chiaro e brillante, un naso dalla trama fine e fresca. L’Irpinia Aglianico 2021 ha un naso intrigante, vulcanico, con note di fumo, liquirizia, molto complesso e profondo. In bocca è decisamente tannico e ancora in evoluzione. L’Irpinia Campi Taurasini 2020, dal colore rubino con unghia violacea, ha al naso sentori di confettura e mallo di noce ma in bocca dà il meglio: è più equilibrato del campione precedente, con un tannino rotondo capace di esprimere appieno le grandi potenzialità dell’Aglianico. Bella cantina!!!
(p.s. Gli porteremo i suoi saluti a Valentino Veglio, produttori di olio a Patro di Moncalvo)

TENUTA SPOSATO - CASTROVILLARI (CS)

Cantina giovanissima fondata da Gianfranco Sposato solo nel 2022 per sfruttare appieno i terreni di famiglia. Ciononostante le idee sembrano chiare e lo dimostra già il primo assaggio.
Il Terre di Cosenza Pecorello 2024 infatti, dal colore paglierino brillante, è fresco, marino, con note di cedro candito. In bocca ritroviamo la stessa freschezza che ci aveva colpito al naso in un sorso minerale e pieno. E il primo assaggio, manco a dirlo, è stato alla Degusteria Magnatum di Francesco Saliceti. Il Terre di Cosenza Magliocco 2024, dal colore tendente al viola, ha un naso di confettura di more che ritorna anche in bocca, dove è pieno, caldo e con la giusta acidità. Infine il Terre di Cosenza Infinito 2021 da uve aglianico ha un naso profondo di ciliegie e rabarbaro, e in bocca è equilibrato, strutturato e decisamente tannico. Siamo partiti bene caro Gianfranco!

FARNETO DEL PRINCIPE - ALTOMONTE (CS)

Duecento ettari di terreni, di cui settanta vitati, all'ombra del bellissimo borgo di Altomonte nel Cosentino. Questo è il cuore di una cantina che fin dall'inizio del suo percorso ha puntato sui vitigni autoctoni, come magliocco dolce, lacrima, montonico bianco, greco bianco e greco nero, coltivati secondo i dettami del biologico.
Il Vino Rosso Bio Calabrese 2018, da uve dell'omonimo vitigno, è stato la sorpresa dei Top Hundred 2021. Oggi il riassaggio di questa etichetta, diventato Calabria Rosso 2024, ci ha confermato nella scelta: un vino pieno già al naso, maturo, speziato di cassis e cioccolato che si ritrova anche in bocca. Il Calabria Rosso “Gratus” 2024, da uve magliocco in purezza, ha un naso fresco di confettura di piccoli frutti e in bocca è ghiotto, invitante ed equilibrato. Ma la degustazione non sarebbe completa senza i due stupefacenti bianchi: il Bianco “Milbesium” 2024, malvasia in purezza, dal colore paglierino brillante, con un naso intenso di fiori di acacia e agrumi. In bocca è piacevole, con la giusta acidità, fresco, lungo ed elegantemente sapido. Il Bianco “Balbino” 2024, mantonico 100%, ha un colore più tendente all’oro, un naso di pesca bianca ed erbe aromatiche, e in bocca è morbido, equilibrato e con un finale lungo. Grandissima cantina, orgoglio calabrese.

FEUDI DEL PISCIOTTO - NISCEMI (CL)

Si trova a pochi minuti da Caltagirone e a un passo dal mare. La cantina, parte del gruppo Castellare di Castellina, nasce in una struttura del Settecento, che comprende anche un antico palmento, e dispone di una moderna cantina in grado di vinificare fino a 10.000 ettolitri, dotata delle più avanzate tecnologie. La prima vendemmia risale al 2007, e da allora l'azienda si è affermata per la produzione di vini di alta qualità. Tra questi il nostro preferito è senz'altro il Terre Siciliane Grillo, premiato come Top Hundred nel 2015. Oggi l’assaggio del Sicilia Superiore Grillo 2023 ci conferma questa convinzione: dal colore oro brillante, ha note di caramella e zafferano, e in bocca ha un’acidità spiccata e una mineralità distintiva. A giocarsi la nostra preferenza, dunque, con il Sicilia Catarratto 2024 con i suoi profumi di prugna bianca, speziato, verticale, in bocca è pieno, strutturato e fresco, con un’acidità molto lunga che sembra non finire mai. Il Sicilia Frappato 2024 ha un colore tendente al rosato, un naso di albicocca e pasta di mandorla, e in bocca è tannico, fresco ed equilibrato. Notevole il Terre Siciliane Passito “Dedicato a Giacomo Tachis” 2018: da uve gewurztraminer e semillon, ha un colore oro e un naso di scorza d’arancia. In bocca è equilibrato, non stucchevole grazie a un sapore di arancia amara che resta a lungo in bocca.

I ROSATI DELLA VALTENESI

La Valtenesi si conferma un territorio d'elezione per i vini rosati e la nostra serie di assaggi dell'annata 2024 ne testimoniano la qualità e la diversità espressiva.
Il viaggio tra i Chiaretti parte dal Valtenesi Riviera del Garda Classico “Rosaluce” 2024 di PASINI SAN GIOVANNI, che si distingue per un naso complesso, arricchito da note agrumate e di erbe aromatiche, a cui segue un sorso pieno ed equilibrato.
Dal canto suo, SCOLARI propone un Valtenesi Riviera del Garda Classico Chiaretto “Bellerica” 2024 dal colore rosa brillante; al naso è più floreale, con sentori di uva spina, mentre in bocca si rivela pieno, ampio ed equilibrato.
Il Valtenesi “Rosa Mara” 2024 di COSTARIPA colpisce per il suo naso complesso e una bocca fine, distesa e di ottima fattura.
CA' MAIOL, con il suo Valtenesi Riviera del Garda Classico Chiaretto “Roseri” 2024, offre un vino dal colore corallo e un naso marcatamente erbaceo. Il palato è rotondo e pieno, caratterizzato da un sorso equilibrato e un'acidità che spicca con vivacità.
Chiude la rassegna il TENUTE DEL GARDA con il suo Valtenesi Riviera del Garda Classico 2024: un vino dal colore rosa tenue, con un naso elegante di piccoli frutti e spezie e un assaggio fine ed equilibrato.

GLI ALTRI ASSAGGI

Il Lugana “Sottosuolo” 2024 di Antico Gelso di Lugana di Sirmione (Bs) ha un colore paglierino chiaro, un naso di zagara e frutta esotica, molto fine. In bocca è ampio, verticale.

Il Chianti Classico “Torre Alta” 2023 di Castellare di Castellina dell’omonimo borgo del Chianti rappresenta un assaggio che rende onore alla nomea di questa denominazione. Di colore porpora, ha naso fine e fruttato con sentori di marasca e anice. In bocca è pieno, fruttato e fresco, con una bella tannicità.
Il Toscana Rosso “Le Voliere” 2022 di Forci di Lucca ha un naso che si deve aprire per poi rivelare una frutta rossa distesa. In bocca è piacevole e fresco.
La Basilicata Malvasia “Archia” 2023 di Anna Maria Laviola di Policoro (Mt) ha un colore oro, un naso aromatico di arancia e in bocca, il sorso leggermente amaricante, è morbido ed equilibrato, per una cantina che merita di essere seguita.
Infine Poggio Marchino (Rosignano Marittina) con il Toscana Vermentino 2021. Ha colore oro, note di senape e oliva in salamoia, e poi un che di agrumato che va verso il frutto esotico, la liquirizia. In bocca è filigranoso, fresco, viscoso, vellutato. Ottima bottiglia.

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