È stata un’emozione ritrovarsi dopo i mesi che ci hanno tutti messi a contatto con dolore e fatiche di ogni tipo, in Regione Lombardia, a vivere il primo momento di “ripartenza”, la conferenza stampa che lanciava l’edizione di Golosaria Milano che andrà in scena dal 6 all’8 novembre.
Usiamo i termini magia ed emozione perché Golosaria non è una delle tante manifestazioni che vanno in scena, e non è, nemmeno, solo la tre giorni del gusto più prestigiosa che c’è, pur essendolo. Golosaria è un abbraccio, come ha dimostrato il primo abbraccio dei tanti amici che si son stretti intorno a noi, alla conferenza stampa. Ed è quell’abbraccio che così come non ci ha mollato mai, nemmeno nei mesi terribili della pandemia, ora non vediamo l’ora di rivivere nei tre giorni che avremo la gioia di condividere nei padiglioni del MiCo di Milano.
Golosaria è questa amicizia che ha il suo vertice nei giorni dell’evento, ma che dura tutto l’anno. È la magia di quella “colleganza” che, come ha ricordato l’assessore Rolfi, nel suo intervento, “si esprime nel valore dell’interdipenza tra realtà, con quelle piccole realtà, ma che fanno altissima qualità, che insieme, invece di venire cancellate, riescono a vincere sui mercati, facendo squadra, filiera, a partire dai settori più in difficoltà”.
È la bellezza delle storie di giovani come Marina Sanvito di Fattormia o Nicolò Quarteroni di Ferdy di Lenna che con il loro lavoro stanno scrivendo una pagina nuova di economia, nel segno del rispetto e del valore delle relazioni, o di realtà come il Garda Doc o Strada del Vino e dei Sapori dei Colli dei Longobardi, che, grazia alla guida illuminata di Ascovilo di Giovanna Prandini, come hanno raccontato Alberto Panont di e Flavio Bonati, danno vita a una riscossa dei territori, che scrive un nuovo futuro nel segno del gusto.
Golosaria è iniziata! Viva Golosaria!