Fondata nel 1967 nel borgo di Dudda, nel comune di Greve in Chianti, l’azienda Carpineto nasce dall’unione delle famiglie Sacchet e Zaccheo, che ancora oggi ne guidano lo sviluppo.
Il progetto si è distinto fin dalle origini per una visione pionieristica: valorizzare la straordinaria ricchezza del territorio toscano attraverso una viticoltura d’eccellenza, sostenuta da tecnologie moderne e da un’attenta conduzione agronomica. Nel tempo, questa visione si è tradotta in una crescita solida e coerente, che ha portato alla creazione di un vero e proprio mosaico produttivo dislocato nelle principali denominazioni della Toscana.
Oggi Carpineto si articola su
cinque tenute situate in aree simbolo della viticoltura regionale: Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, Alto Valdarno e Maremma. In totale, oltre
500 ettari sono gestiti con criteri di sostenibilità, tanto da portare l’azienda a dichiarare un’impronta di carbonio neutrale.
La filosofia produttiva resta incentrata sulla qualità, con un forte legame al terroir e un approccio rispettoso dell’ambiente.
La produzione vinicola di Carpineto si sviluppa su
tre principali linee, per un totale di oltre
trenta etichette che attraversano le denominazioni più prestigiose della regione. Tra i vini più rappresentativi spiccano il
Chianti Classico, inserito nei Top Hundred 2014, il
Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2019, nostro Top Storico 2023, e il
Brunello di Montalcino, prodotto nella tenuta a oltre 500 metri di altitudine e ottenuto da sangiovese grosso in purezza. Accanto a questi si affermano altre etichette di rilievo, come il Maremma Toscana Merlot “Valcolomba”, il Toscana Cabernet Sauvignon “Farnito”, e il Maremma Toscana Vermentino “Valcolomba”, espressioni moderne di varietà internazionali e locali interpretate con coerenza territoriale. Durante le Anteprime Toscane 2025, ha debuttato anche il
“Pieve Sant’Albino” 2021 (nuovo Cru del Nobile di Montepulciano), vino che per noi si è distinto come miglior assaggio grazie al naso speziato e fruttato, e a un sorso graffiante, setoso e vivacemente acido, capace di imprimersi per freschezza e precisione.
Con una produzione annua di circa tre milioni di bottiglie e una presenza commerciale in oltre 70 Paesi, Carpineto si conferma come una delle realtà più strutturate e rappresentative del vino toscano nel panorama internazionale.
Carpineto ha saputo integrare la produzione vitivinicola con un’
offerta enoturistica articolata e di alto profilo, capace di restituire al visitatore un’immersione autentica nei suoi cinque territori produttivi.
A Montepulciano, le degustazioni iniziano con una passeggiata nel vigneto, seguita dalla visita alla barricaia e al museo di strumenti agricoli. L’esperienza prosegue con un tasting guidato all’interno di un open space sopraelevato con vista sulla bottaia e sulla campagna circostante. Per chi desidera una modalità più rilassata, è possibile prenotare un pic nic tra i vigneti, con affaccio sul lago.
A Montalcino, l’esperienza si sviluppa nei vigneti di alta quota, tra cui il celebre Vigneto Paradiso, da cui nasce una delle riserve più rappresentative di Brunello prodotte dall’azienda. A seguire, la visita alla cantina storica in pietra e la degustazione di cinque vini selezionati completano il percorso.
Nella
tenuta di Dudda, nel Chianti, i visitatori possono accedere a un archivio enoico che conserva una collezione di annate storiche, preziosa testimonianza dell’evoluzione produttiva dell’azienda.
A Chianciano Terme, sede della più estesa tra le tenute della famiglia Zaccheo-Sacchet e cuore produttivo del Nobile di Montepulciano, è prevista per
sabato 17 maggio, l’
inaugurazione del museo “Le Macchine del Vino”. Aperto dal martedì al sabato, dalle 10 alle 17, raccoglie
oltre 180 strumenti e oggetti legati alla viticoltura e all’enologia toscana. Suddiviso in aree tematiche – dalla lavorazione in vigna all’imbottigliamento – il museo ospita antichi torchi, pompe ottocentesche, presse, macchine di spumantizzazione, primi esemplari di etichettatrici e una selezione di tappi e cavatappi d’epoca. Particolarmente significativa è la sezione dedicata al “laboratorio dell’enologo”, con una trentina di oggetti scientifici e tecnici del primo Novecento. A completare il percorso, una piccola biblioteca con testi, foto e documenti che ricostruiscono la storia dell’azienda e del lavoro agricolo in Toscana. L’iniziativa, voluta dal cofondatore Antonio Mario Zaccheo, è oggi parte della Fondazione Musei Senesi, primo museo privato inserito nel circuito della memoria rurale della provincia di Siena.
Carpineto
strada Provinciale della Chiana, 62
MONTEPULCIANO (SI)
Tel. 3477603727
www.carpineto.com