Carpineto: cinque tenute, una visione toscana del vino

Sabato 17 l’inaugurazione del museo “Le macchine del vino"

Fondata nel 1967 nel borgo di Dudda, nel comune di Greve in Chianti, l’azienda Carpineto nasce dall’unione delle famiglie Sacchet e Zaccheo, che ancora oggi ne guidano lo sviluppo.
Il progetto si è distinto fin dalle origini per una visione pionieristica: valorizzare la straordinaria ricchezza del territorio toscano attraverso una viticoltura d’eccellenza, sostenuta da tecnologie moderne e da un’attenta conduzione agronomica. Nel tempo, questa visione si è tradotta in una crescita solida e coerente, che ha portato alla creazione di un vero e proprio mosaico produttivo dislocato nelle principali denominazioni della Toscana.

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Oggi Carpineto si articola su cinque tenute situate in aree simbolo della viticoltura regionale: Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, Alto Valdarno e Maremma. In totale, oltre 500 ettari sono gestiti con criteri di sostenibilità, tanto da portare l’azienda a dichiarare un’impronta di carbonio neutrale.
La filosofia produttiva resta incentrata sulla qualità, con un forte legame al terroir e un approccio rispettoso dell’ambiente.
La produzione vinicola di Carpineto si sviluppa su tre principali linee, per un totale di oltre trenta etichette che attraversano le denominazioni più prestigiose della regione. Tra i vini più rappresentativi spiccano il Chianti Classico, inserito nei Top Hundred 2014, il Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2019, nostro Top Storico 2023, e il Brunello di Montalcino, prodotto nella tenuta a oltre 500 metri di altitudine e ottenuto da sangiovese grosso in purezza. Accanto a questi si affermano altre etichette di rilievo, come il Maremma Toscana Merlot “Valcolomba”, il Toscana Cabernet Sauvignon “Farnito”, e il Maremma Toscana Vermentino “Valcolomba”, espressioni moderne di varietà internazionali e locali interpretate con coerenza territoriale. Durante le Anteprime Toscane 2025, ha debuttato anche il “Pieve Sant’Albino” 2021 (nuovo Cru del Nobile di Montepulciano), vino che per noi si è distinto come miglior assaggio grazie al naso speziato e fruttato, e a un sorso graffiante, setoso e vivacemente acido, capace di imprimersi per freschezza e precisione.
Con una produzione annua di circa tre milioni di bottiglie e una presenza commerciale in oltre 70 Paesi, Carpineto si conferma come una delle realtà più strutturate e rappresentative del vino toscano nel panorama internazionale.
Carpineto ha saputo integrare la produzione vitivinicola con un’offerta enoturistica articolata e di alto profilo, capace di restituire al visitatore un’immersione autentica nei suoi cinque territori produttivi.
A Montepulciano, le degustazioni iniziano con una passeggiata nel vigneto, seguita dalla visita alla barricaia e al museo di strumenti agricoli. L’esperienza prosegue con un tasting guidato all’interno di un open space sopraelevato con vista sulla bottaia e sulla campagna circostante. Per chi desidera una modalità più rilassata, è possibile prenotare un pic nic tra i vigneti, con affaccio sul lago.
A Montalcino, l’esperienza si sviluppa nei vigneti di alta quota, tra cui il celebre Vigneto Paradiso, da cui nasce una delle riserve più rappresentative di Brunello prodotte dall’azienda. A seguire, la visita alla cantina storica in pietra e la degustazione di cinque vini selezionati completano il percorso.
Nella tenuta di Dudda, nel Chianti, i visitatori possono accedere a un archivio enoico che conserva una collezione di annate storiche, preziosa testimonianza dell’evoluzione produttiva dell’azienda.
A Chianciano Terme, sede della più estesa tra le tenute della famiglia Zaccheo-Sacchet e cuore produttivo del Nobile di Montepulciano, è prevista per sabato 17 maggio, l’inaugurazione del museo “Le Macchine del Vino”. Aperto dal martedì al sabato, dalle 10 alle 17, raccoglie oltre 180 strumenti e oggetti legati alla viticoltura e all’enologia toscana. Suddiviso in aree tematiche – dalla lavorazione in vigna all’imbottigliamento – il museo ospita antichi torchi, pompe ottocentesche, presse, macchine di spumantizzazione, primi esemplari di etichettatrici e una selezione di tappi e cavatappi d’epoca. Particolarmente significativa è la sezione dedicata al “laboratorio dell’enologo”, con una trentina di oggetti scientifici e tecnici del primo Novecento. A completare il percorso, una piccola biblioteca con testi, foto e documenti che ricostruiscono la storia dell’azienda e del lavoro agricolo in Toscana. L’iniziativa, voluta dal cofondatore Antonio Mario Zaccheo, è oggi parte della Fondazione Musei Senesi, primo museo privato inserito nel circuito della memoria rurale della provincia di Siena.

Carpineto

strada Provinciale della Chiana, 62
MONTEPULCIANO (SI)
Tel. 3477603727
www.carpineto.com