Carbonade alla valdostana

Chiudiamo il periodo festivo con questa ricetta della tradizione valdostana

10.01.2016
Difficoltà
difficile
Tempo preparazione
15
Tempo cottura
135
Ingredienti

#800 g di spezzatino di vitellone o di manzo #6 dl di vino rosso corposo invecchiato #2 cipolle medie #1 bella carota #1 costa di sedano #2 cucchiai di farina #3 chiodi di garofano #7-8 bacche di ginepro #1 pezzetto di stecca di cannella di circa 3 cm (facoltativo) #1 mazzetto aromatico (salvia, timo, rosmarino, alloro) #5 dl di brodo #5 cucchiai di olio extravergine di oliva #sale e pepe in grani

Portata
secondi
Occasione
ricetta della domenica
Note
Note. La “carbonade” originariamente veniva preparata con carne conservata sotto sale. Questa conteneva già molti aromi, conseguentemente, durante la cottura si metteva solamente la cipolla. Il piatto ha molte analogie con la “carbonade flamande” che si prepara in Belgio in cui, per la cottura, si utilizza la birra al posto del vino. Non è certo se il piatto sia stato importato o esportato dai minatori che si recavano a lavorare in Belgio.

Mettete la carne in un recipiente in vetro o in acciaio, unite le cipolle tagliate in quarti, i chiodi di garofano, 1 foglia di alloro, le bacche di ginepro, la cannella e 5-6 grani di pepe frantumati. Versate sopra il vino e lasciate marinare per 8-10 ore. Scolate la carne con gli altri ingredienti in un colapasta e tenete da parte il vino della marinata. Asciugate la carne su carta assorbente o con un canovaccio e tritate finemente le cipolle, la carota e il sedano. Infarinate leggermente i cubetti di carne scuotendone l’eccesso, poi fateli rosolare in un largo tegame con l’olio. Quando la carne sarà ben rosolata, unite le verdure tritate e fate appassire il tutto mescolando. In alternativa, potete rosolare la carne senza infarinarla e spolverizzarla di farina a fine rosolatura. Salate, bagnate con il vino della marinata bollente (messo in due riprese) e lasciate evaporare per alcuni minuti. Mettete il coperchio e cuocete per circa due ore, finché la carne risulterà ben tenera. Quando il vino sarà quasi totalmente consumato versate del brodo bollente. A cottura ultimata il fondo di cottura dovrà risultare ben legato; se volete, potete passarlo al disco fine del passaverdura dopo aver eliminato i chiodi di garofano, la cannella e le bacche di ginepro. Servite con polenta. (ricetta di Giovanna Ruo Berchera)

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