Le tovaglie immacolate stirate perfettamente. La madia nell’angolo con decine di bicchieri, di tutte le tipologie ideali per assicurare un servizio che valorizzi ogni vino. La sala con le travi a vista, e su una parete, il marmo che ricorda che qui “coi più celebrati artisti del suo tempo Gaetano Donizetti veniva a ritemprare lo spirito affaticato nella fraterna amicizia di Michele Bettinelli, umile taverniere, anima d’artista”. E ancora, il delizioso dehors ideale per la bella stagione. E la pregevole selezione di vini alla mescita.
Ma che all’Osteria Tre Gobbi di Bergamo starete benissimo, lo capirete soprattutto quando vedrete all’opera loro due, patron Marco Carminati e chef Filippo Cammarata (foto d'apertura), amici per la pelle e grandi professionisti. Il primo è l’Oste con la O maiuscola, tutto passione, classe e capacità di accoglienza unici, un vero punto di riferimento per i giovani che lo aiutano nel servizio. Il secondo è lo chef che si vorrebbe trovare sempre, talentuoso ma non autoreferenziale, creativo ma secondo l’accezione corretta, dove la fantasia mira non a stupire tanto per stupire, ma a rendere un piatto qualcosa di unico, e quindi bello sì, ma innanzitutto buono, goloso. Insomma, dopo che Marco ha convinto Filippo a vivere con lui questa avventura, i due insieme, hanno messo le ali a questo indirizzo storico di Bergamo, e oggi stanno scrivendo una pagina importante della ristorazione bergamasca e lombarda.
Sono uno spettacolo i piatti di Filippo, che nel rispetto della stagionalità, e con materie prime di eccellenza, firma una cucina contemporanea che è sintesi felice di tradizione e fantasia.
Dopo i tre assaggi di benvenuto, che onorano il suo essere nato a Bergamo e le sue origini siciliane e la sua attenzione alla sostenibilità, con pane cunzato (nella sua interpretazione, pane ammollato nell’acqua di pomodoro, servito con acciuga, pomodoro, olio al prezzemolo e del Parmigiano Reggiano), carota in tre versioni (crema fatta con carote e limone, carota arrostita e laccata con un fondo fatto con tutti i ritagli per non sprecare nulla, e carota fritta, su cui è posata una foglia di ruta, componente vegetale dal gusto amarognolo che va a bilanciare la dolcezza del piatto),
via Broseta, 20 C
Bergamo
Tel. 035243405