Astino: il posto più bello dell’anno

Le Orbe, il ristorante d'autore con un cuoco fuoriclasse come Daniel Facen

28.08.2020

Il monastero di Astino (anno 1107), già Abbazia, sorge nell’omonima valle ai piedi di Bergamo. La raggiungi passando da Curno e sei subito in quella valle di campi di grano che sembra essere rimasta tale da secoli. La strada che conduce al monastero, benché asfaltata, è inibita alle auto, ma sulla destra c’è un parcheggio molto ampio. Poi una salutare camminata in pianura, dove incontri tanta gente che corre, cammina, va e viene inoltrandosi fin sopra il monastero verso i boschi. Un luogo incantato, come lo sono le location di tutti i monasteri d’Europa, dove regna il silenzio.

Venni qui nel 2015, quando nelle sale che circondano la prima corte fu allestita una mostra dedicata a Luigi Veronelli. Ci sono tornato pochi giorni fa, perché Giuliano Mattavelli m’ha detto che avrei visto una sorpresa. E così è stato.
La ristrutturazione del complesso del monastero oggi ha fatto emergere due perle, in quello che era l’ampio chiostro principale: uno spazio lounge bellissimo gestito dai Cerea di Brusaporto e un ristorante d’autore, che vede in cucina un cuoco fuoriclasse come Daniel Facen, già ai fornelli dell’A’Anteprima di Chiuduno.
In futuro si apriranno anche le cantine, che stanno in uno spazio contiguo con una proposta gastronomica popolare, per accogliere i potenziali visitatori di questa meta. Il 2021 sarà l’anno dove i lavori saranno completati, compreso un dehors vastissimo, nella parte adiacente a quella che oggi è già fruibile.
Martedì sera, per esempio, tutti i tavoli erano pieni al ristorante Le Orbe e anche nello spazio lounge che porta il nome di Cavour 1880, mutuato dal locale pasticceria di Bergamo, sempre in carico ai Cerea.
Si prende l’aperitivo con gli stuzzicappetito, ci sono quattro pizze gourmet e l’intramontabile scarpetta con il pacchero “da Vittorio”.

Nel ristorante, invece, si assaggia la tartare di ricciola, guacamole, burrata e ortiche, ma anche un grandioso piccione con foie gras, tartufo nero e frutti di bosco, tutto realizzato con grande equilibrio.
Da provare sarà anche capesante, porcini, yogurt e stevia. Fra i primi, notevoli i ravioli di ricotta e lime con gamberi rossi, datteri rossi e anemone di mare, accanto a spaghetti, vongole, plancton e ombrina e, ovviamente, ai casoncelli bergamaschi.
Ai secondi non perdete per nessuna ragione al mondo il filetto di vaca vecia, con salsa olandese e baby orto (un piatto da corona)
ma buonissimo sarà anche il merluzzo con cocco, crauti, anguria e anice stellato.
Altri due piatti: il rombo con patate viola e il maialino da latte laccato al miele con crostone di patate fagioli. Si chiude con i dolci, che sono appannaggio del Cavour, per chiudere una cena davvero ottima, accompagnata da una carta dei vini curiosa e competente, con diverse chicche rare.

Entrerà in guida col faccino radioso, ma questa cucina è già una promessa corona e nel futuro prossimo avrà moltissimo da dire. Andateci subito! (Spesa complessiva, sui 70 euro).

Le Orbe

Chiostro del Monastero di Astino
via Astino, 13
Bergamo
tel. 3471688184

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