La notizia

Nei lunghi pranzi delle feste, con i giovani, è meglio parlare di tecnologia, con gli under 40 dei tempi che furono e così via. Su La Stampa il manuale per sopravvivere socialmente alle festività imminenti. @ A Milano 6 giovani soci aprono un ristorante affidandosi ai consigli di due chef ottantenni. @ La Xylella continua a far danni (tramite la burocrazia): Italia messa in mora dalla Ue per aver disatteso il piano @ Su IlGolosario.it vi raccontiamo il libro che vi insegna a diventare chef in quattro ore. @ Il pampepato ferrarese diventa Igp. @ Buon compleanno “giornalistico” al nostro direttore Paolo Massobrio che trent’anni fa firmava il suo primo pezzo.

Il Manuale di conversazione per le feste, il libro per diventare Chef in 4 ore

Con i ventenni si può spaziare da X-Factor fino ai sogni sul futuro passando per tanta tecnologia (evitando invece argomenti come scuola e rapporti sentimentali); con chi ha 40 anni devono restare fuori questioni sentimentali, ma anche politica, calcio e religione. Meglio orientarsi su interessi, film, viaggi e vacanze. Con chi è over 60 invece torna in gioco il sentimentalismo e il desiderio di far raccontare, con la domanda chiave: “Ti ricordi?”. Sono i consigli del manuale di conversazione per party e cenoni pubblicato oggi su La Stampa. @ E sempre in tema feste, oggi Carlo Cambi su QN intervista Nadia Santini che propone i Tortelli di zucca e la Gallinella di mare in guazzetto. @ A Milano riapre lo storico ristorante Ulmet, che con la nuova gestione si chiama Olmetto. L’idea è di sei soci giovani, che nella vita si occupano di altro, e per insegnare ai giovani chef hanno chiesto aiuto a due nomi storici della cucina milanese: Remigio Berton e Umiltà Buonamici, entrambi ottantenni. @ Intanto continua a far successo (e conquistare pagine di giornali) il ristorante InGalera aperto all’interno del carcere di Bollate. “Prenotazioni esaurite fino a Natale” ha dichiarato il direttore del carcere che ha spiegato: “Per i nove detenuti che ci lavorano è una vera occasione per reinserirsi in società”. @ “Esiste un campanilismo, anche per i dolci”. E’ la teoria del gastronomo e storico alessandrino Luigino Bruni, che nel suo ultimo lavoro “I dolci alessandrini” smonta alcuni miti (la Polenta di Marengo non c’entra nulla con Napoleone ma si tratta di una leggenda inventata dal celebre barista Gigi Capra) e riapre antiche querelle (i baci di dama sono di Novi?). @ Diventare Chef in quattro ore attraverso una serie di serrate lezioni di apprendimento. E’ il contenuto del libro Chef in 4 ore, firmato dal guru americano dell’apprendimento Timothy Ferriss che vi raccontiamo su IlGolosario.it

Procedura di infrazione per la Xylella, l'Artigiano medio

Per l’Italia si apre la procedura di infrazione per il piano anti Xylella: l’accusa è di non aver attuato come previsto il piano di abbattimento delle piante contaminate o a rischio. Il problema è che l’impegno concordato prevedeva una serie di comunicazioni che il nostro Paese ha smesso di inviare da alcuni mesi, a cui si sono aggiunte sentenze di tribunali e pareri scientifici contraddittori. @ La ricetta per resistere alla crisi è in un mix di export, e-commerce e marketing. Ovvero delle imprese che stanno partecipando all’Artigiano in fiera e che, per il 68%, hanno aperto un canale internet di vendita. Tra gli altri dati emersi dalla ricerca condotta dalla Fondazione per la sussidiarietà sui partecipanti alla rassegna: il titolare in media ha 46 anni, l’impresa è familiare (con non più di 6 dipendenti) e 950mila euro di fatturato. @ Il Vinitaly 2016 sarà dal 10 al 13 aprile e guarderà più al business differenziando in maniera più marcata lo spazio espositivo e gli eventi per i wine lover. inoltre, ha annunciato il direttore di VeronaFiere Mantovani l’obiettivo è portare 800 buyer internazionali. @ Il Pampepato è stato riconosciuto come prodotto Igp dall’Unione Europea. Ed è stato iscritto nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione: la delibera sarà operativa dalla fine del mese. @ Enrico Lupi è stato confermato Presidente dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio per altri cinque anni. La rielezione è arrivata per acclamazione al termine della 41° Assemblea Nazionale tenutasi sabato 5 dicembre a Siena. @ “O paghi il pizzo o ti avveleno i sughi”. E’ il ricatto messo in atto nei confronti della Barilla da un malvivente genovese, che è già stato arrestato.

Buon compleanno giornalistico a Paolo Massobrio

Era il 10 dicembre del 1985 quando su un settimanale nazionale, Il Sabato, usciva il primo articolo a firma di Paolo Massobrio, 54 anni, che oggi firma sui quotidiani La Stampa, Avvenire e Italia Oggi. Un servizio interamente dedicato al Natale, con le ricette di Gualtiero Marchesi, che allora aveva il ristorante in via Bonvesin De la Riva, quindi Guido Alciati a Costigliole d’Asti, Vincenzo Bonassisi e Luigi Veronelli che a Natale cucinava la zuppa di formaggio. Una carriera che in questi anni ha visto nascere tanti libri: la GuidaCriticaGolosa, Il Golosario, quindi ADESSO, 366 giorni da vivere con gusto, l’Ascolto del Vino, fino all’ultimo nato, nel 2015, Il Gatti Massobrio Taccuino dei ristoranti d’Italia. Trent’anni raccontati oggi su IlGolosario.it dall’amico e collega Marco Gatti e festeggiato oggi sulla Stampa con la scelta di Paolo Massobrio come testimonial del gusto del Piemonte.

Rubriche

Autunno tempo di verze. “Eppure nei ristoranti regna sovrana la pigrizia nel servire una semplice verza, magari stufata con un brivido d’aglio, un’acciuga e un po’ di aceto e vino rosso. Che è la cosa più buona del mondo”. Lo scrive su La Stampa Paolo Massobrio, declinando una ricetta a base di verze che in Piemonte va per la maggiore: i “capunet”. @ Ma sempre Massobrio, su La Stampa racconta anche la storia di Sergio Stevanato e della sua Tenuta Stella, che sui colli friulani regala vini come il Collio Friulano 2013 e il Collio Malvasia 2013, oltre a due brut metodo classico assolutamente da conoscere. @ Sulla stessa pagina “Doctor Chef” Federico Francesco Ferrero rilancia l’utilizzo desueto delle uova a colazione “Escluse da molte tavole senza reali motivazioni scientifiche (...) Ma soprattutto sinonimo di colazione nella Terra di Israele, dove la shakshuka è un piatto nazionale”. @ Poi l’intervista di Rocco Moliterni a Tomeu Caldentey, chef del ristorante Bou di Maiorca, che a proposito della cucina locale dice: “Attinge tanto dal mare da cui siamo circondati, quanto dalla terra, dove alleviamo ad esempio i maiali”. @ Infine Edoardo Raspelli, che questa settimana recensisce i piatti del ristorante Zur Kaiserkron di Bolzano, con voto finale: 15/20. (La Stampa)@ APPUNTAMENTI Questa sera alle ore 20,30 presso il ristorante Blupum di Ivrea la cena degli auguri del Club di Papillon di Ivrea e del Canavese. 

Fuori dalla tavola

Nel giorno dell’accensione del computer quantistico di Google, La Stampa enumera le tante mini invenzioni del 2015 che promettono di migliorarci la vita. Dalla panchina con un rullo di legno che la asciuga dopo la pioggia fino alle cuffiette a cerniera per non far ingarbugliare i fili, dalla spazzola per capelli sempre pulita grazie a una parte estraibile allo zaino con il cappuccio incorporato fino alla tazza da caffé con sottotazza incorporato per non sporcare.

L'assaggio

E’ al ristorante Seta del Mandarin Oriental Hotel di Milano, nei pressi del centro storico, a due passi dalla Scala (via Andegari, 9 – tel. 0287318888) dove lo chef Antonio Guida propone Cavolfiore, con salsa al latte di mandorla, succo di yuzu e frutti di mare, oppure l’astice blu con zabaione, capperi, patate affumicate e tè Matcha, ma anche spaghetti con crema di rape rosse e carpaccio di crostacei al lime e coda di rospo con panure di nocciole, vichyssoise e salsa alla liquirizia. Lo racconta Paolo Massobrio su IlGolosario.it

Il Vino

E’ il Fior d'Arancio Spumante 2014 prodotto da Il Pianzio di Selmin (tel. 049 913 0422) a Galzignano Terme (PD). Ottenuto da uve moscato giallo ammalia fin dal colore – giallo paglierino, brillante – per poi aprirsi al naso in sentori più floreali che fruttati, contraddistinti da delicate note di zagare. In bocca, poi, è paradigmatico: armonico nelle sue noti dolci, sostenute da una buona acidità. Lo racconta Alessandro Ricci su IlGolosario.it