Un ambiente luminoso e moderno, con tante bottiglie in esposizione, dove gustare una cucina moderna, giovane e inventiva ma anche di territorio

Tarassaco, locale fresco e giovane anche di nascita – è infatti aperto da poco – vede la luce in via Avigliana 13 a Torino, abbastanza appartato dalla zona più vitaiola di Cit Turin con il grattacielo di Intesa San Paolo che incombe e il vicino Tribunale che dovrebbe essere veicolo interessante di commensali del brunch del mezzogiorno.

Alla sera quando abbiamo svoltato sulla via le sfavillanti luci del locale sono state un chiaro segno dell'arrivo alla meta. Locale luminoso e moderno con una cantina in bella vista colma di bottiglie tentatrici, una saletta arredata con gusto ed estro e una cucina chiusa alla vista dei commensali al primo sguardo.
Ad accoglierci in elegante vestito scuro un simpatico cameriere italo-argentino che ci ha seguito con attenzione e discrezione tutta la serata. I patron nonché chef che a quanto pare provengono dal chioschetto davanti al grattacielo di Intesa San Paolo, nonostante fossimo rimasti gli unici avventori in tutta quella serata del 21 febbraio, non sono usciti dalla confort zone della cucina, ma noi, testardi, abbiamo insistito per conoscerli rompendo il muro della loro ritrosia e scambiando due parole.
tarassaco-sala.jpgSerata calda non è stata giacché abbiamo giocato la nostra partita solitari, ma interessante e ricca di spunti sotto l'aspetto gastronomico questo sì. Gli chef vogliono chiaramente realizzare una cucina moderna, giovane e inventiva ma anche di territorio, seppur reinterpretata, in cui le materie prime vogliono essere utilizzate in maniera ecosostenibile. A questa filosofia si deve il nome del locale: Tarassaco, vegetale che si può utilizzare in cucina in toto, dalla radice fino ai suoi fiori.

Cucina che può piacere ai giovani e anche ai gourmet, forse non a chi si aspetta la rigida osservanza delle ricette trascritte nei sacri testi, ma certamente aperta alle contaminazioni che la globalizzazione odierna della cucina rende inevitabile.
Da sottolineare i prezzi decisamente contenuti e il vincolo della cena a schema fisso: o tre antipasti a sorpresa (variabili solo in presenza di allergie o intolleranze) + un primo a 38 euro o i tre antipasti + un secondo a 43 euro oppure antipasti+primo+secondo a 49 euro. Dolce a parte. I primi e i secondi si possono scegliere tra tre possibilità di cui una almeno vegetariana. Il pranzo, che supponiamo più frequentato, offre brunch con un piatto con contorno, acqua e caffè a 20 euro.
Non esiste menu scritto né carta dei vini. Si va direttamente in cantina per il vino e ci si serve, i prezzi sono segnati allo scaffale con ricarichi non modesti. Noi abbiamo accompagnato i cibi con un Pinot nero Franz Hass di grande raffinatezza e armonia.
Dal menu di quella sera ci hanno servito come antipasti una battuta di Fassone con cialda di pomodoro;
tarassaco-carne cruda.jpguovo marinato agretti e spuma; polpettine di coste e cereali coccanti su crema di latte e clorofilla
tarassaco-antipasto.jpgpepita di baccalà con pinoli e radicchio.
tarassaco-polpetta.jpgCome primi abbiamo voluto i plin di agnello con fonduta di parmigiano e il risotto polpo ‘nduja e seirass.
tarassaco-plin.jpgI secondi sono stati il calamaro ripieno su pak choi e anatra parmentier.
tarassaco-secondo.jpgPur premettendo che in una sola serata per di più assai particolare, è presuntuoso esprimere giudizi definitivi, le sensazioni e i ricordi che i vari piatti del menu ci hanno lasciato sono stati positivi. Piatti buoni, abbinamenti nel complesso piacevoli con risultati più importanti su alcuni piatti come il baccalà, il calamaro e i plin e meno convincenti su altri come il risotto. Il format è comunque interessante e da seguire nel suo sviluppo.

Tarassaco

via Avigliana 13
Torino
tel. 334 9725072
Aperto dal lunedì al venerdì pranzo e cena; sabato solo sera, domenica chiuso

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