Gli ingredienti di stagione e della tradizione veneta sono trasformati in piatti di grande originalità dallo chef Matteo Tagliapietra e dalla sua brigata

Local: un nome che racchiude in sé tutta la filosofia del posto: in dialetto veneziano sinonimo di “locale”, in inglese il luogo d’incontro “sotto casa”. I giovani fratelli Benedetta e Luca Fullin ne hanno aperto le porte due anni fa a Venezia in Salizzada dei Greci, Castello 3303-30122 (tel. 0412411128 - www.ristorantelocal.com).

Creato con sapiente eleganza, curato nei minimi particolari, come il pavimento in cui si ritrovano incastonate la murrine di vetro con il logo e il bancone con legno da botti di Valpolicella. Ancora, una cucina a vista che permette di sbirciare l’alacre danza tra i fornelli di Matteo Tagliapietra con la sua brigata. Novello Marco Polo culinario, lo chef, reduce da blasonate esperienze sia Oltralpe sia nordiche, per non parlare delle influenze asiatiche, crea piatti di grande originalità. Ora elegantemente barocchi come i tortelli con ripieno di faraona su crema di cocco e lime con gamberi rossi, ora squisitamente minimalisti. È il caso dell’anguilla alla brace con mango, miso e ravanelli.

Interessante anche il benvenuto, nel quale vince la leggiadria di una sarda su crostino di pane di grano saraceno e crema all’aneto. Raffinato il dolce al sedano “in 3 D“ che regala freschezza e sapidità.
In carta tra gli antipasti ricordiamo anche l'Interpretazione di capasanta gratinata, la zucchina in furikake vegetale e melissa e il cuore di vitello tonnato; tra i primi piatti il risotto di gò, alga nori e katsuobushi e gli spaghetti alle vongole, jalapeño e zenzero; tra i secondi l'anguilla, mango miso e ravanelli in alternativa al vitello, nespole, friggitelli e tartufo estivo. Proposte pensate senza inutili orpelli, sapori schietti che a volte sferzano, altre ammorbidiscono il palato, per una cucina che lega con equilibrio materie autoctone e prodotti esotici.

La sala è gestita con puntualità e cortesia, a volte con la formalità che ci si aspetta da un locale di lusso.
La carta dei vini è interessante e per nulla scontata, con un occhio attento al trend “naturale”.

Per il GattiMassobrio, in questo momento è la miglior tavola di Venezia.

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