Enogastronomia politica

Di giorno ricette economiche per risollevare il Sudafrica dalla recessione. Di sera i piatti della cucina locale, da condividere su Twitter. Tito Mboweni, ministro delle Finanze sudafricano, grazie alle sue ricette postate su Twitter si è trasformato nel ministro più social del Paese. Ma un suo tweet con l’affermazione “Cucinare non è un’attività da poveri, nella mia regione cucinano i ricchi” ha scatenato un acceso dibattito sulla situazione economica del Paese e le sue reali capacità politiche. In attesa di vedere se l’economia ripartirà o meno, da qualche settimana sul profilo del ministro la cucina è rimasta chiusa. (Il venerdì di Repubblica)

Enogastronomia politica

Nuovo aneddoto nella saga delle merendine. Protagonista, questa volta, il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, che subito dopo il giuramento ha dichiarato di voler tassare le merendine. Il ministro, ospite della trasmissione radiofonica “Un giorno da Pecora” ha accettato la provocazione dei conduttori Geppi Cucciari e Giorgio Lauro facendosi fotografare mentre addenta un plumcake. @ Ma sul tema interviene anche Filippo Merli, che su Italia Oggi si schiera a fianco delle merendine e scrive: “La merenda all’intervallo è la parte più bella della scuola. E’ un rito sacro, ecumenico, spirituale. Ma Conte la odia perché probabilmente le portava a scuola e il bullo di turno gliele mangiava. Oppure si incastravano nella macchinetta e lui rimaneva lì a fissarle, come se quell’irraggiungibile Kinder Pinguì fosse una metafora della vita che lo attendeva: non arrivare alla fine della legislatura”.

Enogastronomia politica

Una certificazione per le “vere pizzerie” e le “vere gelaterie”. E’ la richiesta mossa da Forza Italia, che ha manifestato l’intenzione di istituire un ente in grado di certificare l’autenticità di questi esercizi commerciali, ma anche di tutelare i prodotti italiani dall'italian sounding.  

Enogastronomia politica

La battaglia per l’Emilia Romagna (che per molti sarà cruciale anche rispetto alle sorti del Governo), si colora di enogastronomia politica. Salvini rende onore alla Food Valley e bacia la coppa, annusa il parmigiano e si gusta un piatto di tagliatelle. E del salume piacentino dice: “Io la amo. Se mi dovete condannare non mettetemi in carcere, voglio stare qui con lei per 15 anni”. La chiosa è un bacio finale. (Corriere della Sera)

Enogastronomia politica

Sono giorni intensi per la campagna elettorale in Emilia Romagna giunta alle battute finali. Lega all’attacco del PD per la cena elettorale di finanziamento organizzata dal comitato di Bonaccini. Bottura ai fornelli per un conto da mille euro a persona.

Enogastronomia politica

La battaglia per l’Emilia va avanti a forza di bordate enogastronomiche. E mentre il Pd punta sulla raffinata cucina di Bottura con la cena già finita nell’occhio del ciclone, il leder leghista Salvini cita quasi ad ogni comizio Francesco Amadori, il re del pollo, come simbolo di buona imprenditorialità.

Enogastronomia politica

Matteo Salvini a fianco dei pizzaioli campani contro il divieto di consegna a domicilio. "A differenza di altre regioni - ha commentato il segretario della Lega -  in Campania sono vietate le consegne a domicilio di pizze e piatti pronti. Credo sia importante un ripensamento, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. Aiuterebbe le famiglie, le imprese e anche i supermercati, che in questo modo potrebbero smaltire un po' di lavoro". (Non ha certo torto, perché questa sfiducia da parte del Presidente della Regione?)

Enogastronomia politica

Con D’Alema in vigna, oltre alla famiglia Cotarella, ci sarebbe anche un imprenditore della sanità Massimo Tortorella. Lo scrive La Verità spiegando che sarebbe riconducibile anche al suo gruppo il 15% della società Silk wine road che partecipa al progetto. Tortorella, aggiunge la Verità, sarebbe anche stato pontiere tra D’Alema e Casaleggio dal cui incontro sarebbe passata la formazione del governo giallorosso. Non solo politica però: la Silk wine infatti si occupa di export vini e soprattutto in Cina sta andando molto bene, territorio tutt’altro che sconosciuto per D’Alema. 

Enogastronomia politica

E a cadere nella tentazione dei pasti clandestini è stato anche un giudice, Nunzio Sarpietro, a Roma per interrogare l’allora premier Conte in merito al caso Gregoretti e al processo a Salvini. Sarpietro è stato infatti pizzicato dalle Iene a cena in un ristorante, il Chinappi, specializzato in pesce, che avrebbe dovuto essere chiuso perché in quel momento - è il 28 gennaio - la città è in zona arancione. “Solo un goccino di vino e tre piatti freddi” in occasione di un incontro con figlia e futuro genero, la giustificazione del giudice per un pasto a base di crudi di pesce, spigola al sale e Champagne. (LaVerità) 
 

Enogastronomia politica

“Il premier è bravo a prescrivere diete” così scherza l’economista Giulio Sapelli intervistato sulle pagine di Libero rispetto al premier Draghi con cui ha lavorato a lungo: “Non riuscivo a dimagrire, mi consigliava” racconta. Sapelli è anche autore del libro: “Nella storia mondiale. Stati, mercati, guerre” (Guerini e associati) che sabato alle 18.00 presenterà sulla pagina Facebook di Golosaria insieme a Paolo Massobrio con il suo libro “Del bicchiere mezzo pieno” (Comunica Edizioni). Modera Daniele Sacco

Enogastronomia politica

Fa discutere l'endorsement di Carlo Cracco nei confronti della premier "in pectore" Giorgia Meloni. Il giudizio dello chef intervistato da Klaus Davi è "molto positivo" e ne ha apprezzato l'atteggiamento "serio e molto responsabile".

Enogastronomia politica

La materia non si esaurisce mai. E stavolta si spara ad alzo zero, visto che il protagonista è Vincenzo De Luca, il Governatore della Campania che dopo gli insulti alla premier Meloni ha ricevuto il ben servito direttamente su un piatto freddo: “Usa i fondi europei per la festa del caciocavallo dello scazzatiello e della zampogna " ha denunciato Giorgia Meloni nel salotto di Bruno Vespa.