Si è conclusa ad Alba, l’anteprima di Barbaresco, Roero e Barolo. La cronaca di oggi.

Bella edizione, la numero 20, di Nebbiolo Prima, l’evento organizzato da Albeisa. Vero e proprio wine summit svoltosi ad Alba (Cn), dal 10 maggio ad oggi, è stata l’occasione per degustare in anteprima le nuove annate di Barolo, Barbaresco e Roero. Oltre 250 aziende, quasi 500 vini, circa 100 giornalisti giunti da tutto il mondo.

Nelle ultime giornate, focus sul Barolo 2011. Come detto in questi giorni, la vendemmia 2011 si ricorderà nel tempo come un’annata fuori dagli schemi, perché molto precoce e con rese in vigneto non eccessive. Senza dubbio il vitigno che comunque si è adattato meglio a quest’annata, ancora una volta, è stato il Nebbiolo. Le uve che sono arrivate nelle cantine hanno dimostrato di avere tutte le caratteristiche che vengono richieste per i grandi vini di questa zona: bassa resa in vigneto, ottima quantità di tannini e buon colore oltre che ad un quadro aromatico davvero interessante.
In sintesi quest’annata è stata sicuramente molto impegnativa per i viticoltori dal punto di vista agronomico, perché è stato fondamentale curare l’equilibrio tra vite, suolo e clima, scegliendo la pratica migliore in funzione dell’obiettivo da ottenere. Ha risultati molto interessanti, chi ha saputo adattarsi alle situazioni climatiche, agendo di conseguenza. Laddove si è trovato questo equilibrio si sono raggiunte eccellenze, come confermato anche oggi, in cui a chiudere la manifestazione, erano in degustazione i Barolo di Barolo, Novello, Cherasco, Grinzane Cavour, Roddi e Verduno.

Tra i produttori top, a Barolo, Giuseppe Rinaldi, con il suo Brunate, Vajra, con il Bricco delle Viole, e Podere Einaudi con il glorioso Cannubi. A Novello, in rilievo Rattalino ed Elvio Cogno. A Verduno Bel Colle e Burlotto.
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