Esce il libro di Natale Giunta che racconta la sua lotta contro la malavita
“Io non ci sto”: questo il titolo del libro firmato per Rai Libri da Natale Giunta, chef palermitano, che da dieci anni combatte contro il pizzo e che, pressoché ignorato alle guide, svetta su ilGolosario Ristoranti, da due anni con la corona radiosa splendente.
La copertina del libro di Natale GiuntaLa sua vicenda raccontata anche sulle pagine del Corriere della Sera è iniziata nel marzo del 2012 quando alla porta del suo ristorante si sono presentati due estorsori con la richiesta di denaro in cambio di protezione. Giunta non ci sta e denuncia. E lì inizia il suo calvario, con atti di intimidazione, tra cui l’uccisione del cane e la necessità di vivere sotto scorta, ma anche gli altri drammi, come la perdita degli amici e le difficoltà sul lavoro quando in giro veniva etichettato come “Natale lo sbirro”. I problemi tuttavia non finiscono nemmeno con l’arresto dei suoi estorsori perché questo gli costa la terra bruciata intorno mentre tutti gli consigliavano di lasciare la Sicilia. Giunta però non si arrende e continua a lavorare: non mancano i riconoscimenti come la partecipazione alla Prova del cuoco sia con Antonella Clerici sia con Elisa Isoardi.
Oggi Natale ha due ristoranti, a Palermo e a Roma e una società di catering, ma prova ancora paura quando sente accelerare una moto in lontananza. E sulle pagine del quotidiano confessa: ”Il sogno nel cassetto oggi è trovare un po’ di serenità”. Con Paolo Massobrio si è trovato tante volte sul set televisivo e di lui ha sempre apprezzato, la bravura, ma soprattutto l'instancabile capacità di lavorare.
“Una brava persona - dice Massobrio - che ha mostrato la vergogna umana, ancor più grave da parte di quelle persone, conniventi per certi versi, che gli hanno fatto terra bruciata intorno. Anche il fatto d’essere stato ignorato dalle guide lancia un’ombra ulteriore, come le tante ombre che talvolta si alzano sulle vicende siciliane che abbiamo imparato a metabolizzare con la serie Tv, le fiction, ma purtroppo, ancora oggi, sono realtà.”
"E proprio oggi che a Marsala annunciano la dedica di una via a Marco De Bartoli - prosegue Paolo Massobrio - voglio ricordare un’altra persona che ha vissuto la medesima sorte, forse più grave perché il giorno in cui arrivò ai vertici di un’istituzione, una teoria frutto della fantasia perversa di qualcuno, gli procurò il sequestro della cantina”. Poi si scoprì che il fatto non sussisteva. Io lo ricordo. Marco, un pomeriggio a Vinitaly, mi confessò che a parte il sottoscritto e Veronelli, quasi tutti si erano dimenticati di lui.
Marco De BartoliGrazie dunque a Natale Giunta che non vuole farci dimenticare che in Sicilia, ancora oggi, "Houston, abbiamo un problema".