Câ€™Ã¨ un salumaio a Tortona cheâ€¦

... è un Golosario vivente

Il nome che ha scelto Pierluigi Carli per il suo locale è evocativo: Il Salumaio. Siamo a Tortona in una viuzza che sbuca su piazza delle Erbe, dove la colleganza fra questa boutique del gusto, la pescheria e la panetteria può già creare un mini-distretto del gusto.
Ma intanto avvicinatevi qui perché, oltre a fare la spesa con i buoni prodotti del Golosario, nella saletta a fianco servono un aperitivo davvero godibile con taglieri di salumi e formaggi e alcune etichette di Timorasso che stupiranno. A noi per esempio ha molto colpito il Derthona “Maggiora” 2018 di Battegazzore, vignaiolo di Mombisaggio che fa un Timorasso davvero intrigante: ha colore giallo oro e note intense di frutta esotica, ma soprattutto ha corpo e grande complessità che, in questo momento, ne fa uno dei Timorasso più interessanti del panorama.
Per la spesa, il banco parla chiaro: ci sono piatti di gastronomia, ma soprattutto i prodotti: le schiacciatine fatte a mano dal panificio Da Luca di Chiavari, i salumi di Barabino (l’Insuperabile!) e di Carpano (ma anche il burro di Moena), i formaggi di Sturz con la Robiola di Roccaverano e quelli di Fubine della Capra Regina, le paste di Allemandi di Carrù e quelle di Filotea; le cipolle di Breme sott’olio, la maestosa giardiniera della cascina Pizzavacca (che prima o poi vorremmo a Golosaria Milano o nel Monferrato), il tonno di Drago in Sicilia, i taralli alle cime di rapa di Scarabocchi in Puglia, le lingue di farro del Moretto di Borgo San Martino (buonissime); il miele ai fiori di acacia di Terre Sparse di Chiaverano (To), il risotto ai funghi di Giorgio Tarzo, Sapori nostrani di Dusino San Michele (At), che propone anche vasetti di fagioli cannellini, ceci e piselli (ghiotti davvero).
Sul fronte dolce ecco le creme di nocciole e i cioccolati (anche alle bacche di goji) di Caldario di Galliate.
Ho fatto una spesa davvero entusiasmante e anche un aperitivo speciale, fra coppa, mortadella, salame di Varzi e l’incredibile prosciutto crudo di Sant’Ilario. Bravissimo!