Stefano Bottega, il coraggio di investire sulla qualità

Mentre si sprecano parole su Jobs Act, occupazione giovanile e disoccupazione. Stefano Bottega, giovane chef di nemmeno trent’anni, ha deciso di rischiare. Di origini bresciane, lasciata la sua terra, dopo esperienze che gli hanno dato una solida preparazione, ha scelto di provare a mettersi in proprio. A dicembre ha inaugurato Quintessenza (via Michelangelo Buonarroti, 101 – tel. 0392024110) a Monza (in verità è al confine con Cinisello, a due passi dalle uscite di tangenziali e autostrade, quindi, molto comodo per chi fosse in viaggio).

Nel nome il programma di lavoro. Qui tutto punta all’essenziale. Il gusto. Nella saletta dalle pareti candide, luminose, i pochi tavoli dicono che a voi sarà riservata attenzione sartoriale. Il servizio curato con eleganza da Giovanni Ponchio, non vi farà mancare nulla, e a lui potrete anche affidarvi per i vini, per ora in numero limitato, ma di sicura soddisfazione.

La cucina? Via con foie gras in terrina marinato in Armagnac o con una degustazione di più assaggi di piatti di mare. Tra i primi, sappiate che mangerete un signor risotto. Nel nostro caso, goloso e convincente con cime di rapa, lumache e fontina Dop liquida. Alternativa, spaghetti alla granseola riduzione di crostacei e spuma di prezzemolo. Secondo? Ancora mare e terra, con pescato del giorno arrosto o cubi di vitello alla milanese tartara e piccola tatin di patate. Dolce finale con castagne e cioccolato o mela e cannella. Avanti così!

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