Pin Bon: una cucina sincera, senza eccessive pretese, dal rapporto qualità/prezzo interessante

Il nome di questo locale - Pin Bon (Lerici - loc. Canarbino, 7 – tel. 0187560764) - è presto spiegato: pino buono, perché qui – in questa frazione nel verde del monte dietro Lerici – un tempo non c'erano che pini. Solo la vista, vale la divagazione: con lo sguardo si possono abbracciare Lerici e il Golfo di La Spezia, con le isola Palmaria e Tino. Un incanto di giorno, uno spettacolo all'ora del tramonto, quando luci spaiate si illuminano in un gioco di rimandi tra la costa e le navi traccheggianti sul mare.

A dirigere il locale, molto luminoso, è Lorenzo Bernucci, un passato da ciclista professionista (con una vittoria al Tour de France) e un presente da ristoratore, in società con Enrico Bernucci e Andrea Lorenzetti. La forza del locale? Oltre la vista, c'è dell'altro. Intanto, una cucina sincera, senza eccessive pretese, dal rapporto qualità/prezzo interessante. Poi il pescato locale, fresco, in buona parte fornito da una barca di famiglia. Infine, il forno a legna, utilizzato per la cottura dei secondi (se ne occupa Andrea), come la ricca grigliata mista.

In tavola c'è un menu fisso a 35 euro, con caffè e Vermentino della casa, che prevede una sequela di antipasti, e poi la scelta tra quattro primi e quattro secondi, per terminare con il dolce. Dopo aver apprezzato l'essenziale bruschetta con burro e acciuga di Monterosso, offerta come benvenuto, tra gli antipasti, spiccano gli immancabili muscoli ripieni, le gustose frittelle di baccalà, il buon gambero con caponatina di verdure, il tonno fresco scottato con pomodorino caramellato cipollina e sale rosa e l'involtino di pesce spada con melanzane pancetta e aceto balsamico. Sono golosi gli spaghetti allo scoglio – gustosi e ricchi di muscoli, vongole e cannolicchi. Altrimenti, tagliatelle all'uovo con carbonara di granchio.

Tra i secondi, bisogna lasciar spazio al forno a legna, per la ricca grigliata mista, con gamberi, scampi, orata e calamaro. I dolci sono casalinghi, come i cantucci accompagnati da un passito di Vermentino. Vino della casa (Vermentino), ma non mancano discrete bottiglie. Si sta bene, insomma, in un ambiente familiare. Con una curiosità finale: ogni sabato, qui, organizzano un piccolo spettacolo pirotecnico, a fine cena, che si può ammirare dalle ampie vetrate.

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